
Erasmus Plus
L’Erasmus Plus è rivolto non solo agli studenti universitari per gli scambi culturali, ma anche ad altri soggetti, come studenti delle superiori, neodiplomati e insegnanti, che vogliono studiare all’estero o promuovere un progetto culturale. Quello che una volta era un semplice progetto di mobilità studentesca dal 2014 è chiamato Erasmus Plus. Il progetto Erasmus Plus è promosso e finanziato dalla Comunità Europea e in Italia è coordinato dall’Agenzia Nazionale Erasmus in collaborazione con l’Indire e con ISFOL.
L’Erasmus Plus, a differenza del Progetto Erasmus tradizionale, prevede diverse forme di finanziamenti culturali. I fondi europei che sostengono il progetto, infatti, sono volti a incentivare non solo i classici scambi tra studenti di diverse università europee (compresi anche paesi extra-UE, come Turchia, Islanda e Norvegia), ma anche diverse attività culturali.
In particolare sono previsti 5 “azioni chiave” (chiamate Key Action) finanziabili con i fondi destinati all’Erasmus Plus: l’azione chiave 1 (solitamente denominata K1, Key Action 1) si occupa di mobilità individuale, sia per gli studenti sia per quanto riguarda attività di volontariato; l’azione chiave 2 (K2) riguarda forme di partenariato tra istituti, enti formativi e imprese, comprese piattaforme telematiche (come eTwinning o Epale) per lo scambio culturale tra diversi paesi; l’azione chiave 3 (K3) mira a finanziare progetti di politiche innovative per lo sviluppo culturale, sempre in chiave europea; l’attività “Jean Monnet” mira invece a promuovere progetti di eccellenza in ambito accademico; infine vi un’azione dedicata allo sport, che promuove e finanzia progetti atti a educare all’attività sportiva, anche sotto forma di prevenzione di problemi quali il doping, le diverse forme di discriminazione in ambito sportivo, ecc.
Per questo, a differenza della precedente forma di Erasmus, all’Erasmus Plus possono aderire anche altri soggetti oltre agli studenti universitari, come i diplomati che possono usufruire di progetti di formazione post diploma all’estero, insegnanti, docenti universitari ed educatori. Ovviamente la categoria che, tradizionalmente, è più interessata all’Erasmus Plus è quella degli studenti universitari: possono aderire al progetto tutti gli studenti dell’Unione che vogliono ampliare le proprie conoscenze linguistiche e culturali, venendo a contatto con una realtà straniera e beneficiando di un arricchimento personale e professionale. Chi studia all’estero, infatti, ha sicuramente più possibilità lavorative in futuro, perché tale esperienza rende il curriculum molto più interessante e certifica un’acquisizione approfondita di una lingua straniera.
Gli studenti che vogliono aderire al progetto Erasmus Plus possono innanzitutto rivolgersi alla propria scuola di provenienza o alla propria università, che potrà fornire tutte le informazioni utili. Può essere anche molto utile consultare il sito del progetto, che fornisce informazioni dettagliate sui vari bandi di concorso per la partecipazione. Infine, può essere utile contattare l’Informagiovani della propria città o una delle molte agenzie formative che si occupano di scambi culturali, corsi di lingua e altre attività formative, come ripetizioni, corsi serali e recupero anni.
L’Erasmus Plus, a differenza del Progetto Erasmus tradizionale, prevede diverse forme di finanziamenti culturali. I fondi europei che sostengono il progetto, infatti, sono volti a incentivare non solo i classici scambi tra studenti di diverse università europee (compresi anche paesi extra-UE, come Turchia, Islanda e Norvegia), ma anche diverse attività culturali.
In particolare sono previsti 5 “azioni chiave” (chiamate Key Action) finanziabili con i fondi destinati all’Erasmus Plus: l’azione chiave 1 (solitamente denominata K1, Key Action 1) si occupa di mobilità individuale, sia per gli studenti sia per quanto riguarda attività di volontariato; l’azione chiave 2 (K2) riguarda forme di partenariato tra istituti, enti formativi e imprese, comprese piattaforme telematiche (come eTwinning o Epale) per lo scambio culturale tra diversi paesi; l’azione chiave 3 (K3) mira a finanziare progetti di politiche innovative per lo sviluppo culturale, sempre in chiave europea; l’attività “Jean Monnet” mira invece a promuovere progetti di eccellenza in ambito accademico; infine vi un’azione dedicata allo sport, che promuove e finanzia progetti atti a educare all’attività sportiva, anche sotto forma di prevenzione di problemi quali il doping, le diverse forme di discriminazione in ambito sportivo, ecc.
Per questo, a differenza della precedente forma di Erasmus, all’Erasmus Plus possono aderire anche altri soggetti oltre agli studenti universitari, come i diplomati che possono usufruire di progetti di formazione post diploma all’estero, insegnanti, docenti universitari ed educatori. Ovviamente la categoria che, tradizionalmente, è più interessata all’Erasmus Plus è quella degli studenti universitari: possono aderire al progetto tutti gli studenti dell’Unione che vogliono ampliare le proprie conoscenze linguistiche e culturali, venendo a contatto con una realtà straniera e beneficiando di un arricchimento personale e professionale. Chi studia all’estero, infatti, ha sicuramente più possibilità lavorative in futuro, perché tale esperienza rende il curriculum molto più interessante e certifica un’acquisizione approfondita di una lingua straniera.
Gli studenti che vogliono aderire al progetto Erasmus Plus possono innanzitutto rivolgersi alla propria scuola di provenienza o alla propria università, che potrà fornire tutte le informazioni utili. Può essere anche molto utile consultare il sito del progetto, che fornisce informazioni dettagliate sui vari bandi di concorso per la partecipazione. Infine, può essere utile contattare l’Informagiovani della propria città o una delle molte agenzie formative che si occupano di scambi culturali, corsi di lingua e altre attività formative, come ripetizioni, corsi serali e recupero anni.