Ottieni subito il diploma! Fino a tre anni in uno. Chiedi Info.
 
Sei in:  Home » Home » Laurea » Corsi di laurea » Università a numero chiuso
Università a numero chiuso

Università a numero chiuso

L’incubo di molti studenti dopo il diploma è il test di ingresso previsto nelle università a numero chiuso. Il numero programmato, infatti, è uno degli ostacoli più temuti per chi vuole iniziare gli studi universitari. Ma quali sono le facoltà a numero chiuso? Scopriamole insieme.

In realtà, i corsi di laurea a numero chiuso previsti dalla legge sono solo una parte di quelle presenti nei nostri atenei e nella maggior parte dei casi non sarebbe obbligatorio istituire il test di ingresso. Molte università però scelgono di sottoporre i futuri studenti a una prova di selezione anche in corsi di laurea non vincolati dalla legge, come psicologia o economia. Ciò può essere giustificato dall'altissimo numero di richieste a fronte dei posti disponibili, limitati dalla capienza delle aule e dal personale docente disponibile.

Quali sono quindi le facoltà a numero chiuso per legge? Secondo le normative vigenti sono medicina e chirurgia, odontoiatria, medicina veterinaria, infermieristica e le altre lauree sanitarie triennali, architettura, scienze della formazione primaria, le scuole di specializzazione di medicina, quelle per le professioni legali e quelle per l’insegnamento secondario. Quindi sono a numero chiuso non solo alcuni corsi di laurea triennali, ma anche corsi post laurea, mentre le lauree magistrali prevedono in genere come requisito fondamentale il possesso di una laurea di primo livello in un ambito disciplinare affine.

Chi vuole iscriversi a una facoltà per cui non è obbligatorio il test di ingresso dovrà comunque verificare che l’università di proprio interesse non abbia istituito ugualmente questa prova. In tal caso, se si vuole a tutti i costi evitare questa selezione, si potrà scegliere un altro ateneo oppure prepararsi al meglio alla prova.

Le università a numero chiuso mettono sempre a disposizione i test degli anni precedenti. In questo modo i futuri studenti potranno esercitarsi, verificare quali sono le tipologie delle domande e cronometrarsi. Spesso il fattore tempo è uno dei più decisivi e sottovalutarlo può compromettere la prova di ingresso. In molti casi ci sono moltissime domande (il più delle volte a risposta chiusa) a cui rispondere in poco tempo. Inoltre, verificare quali sono le materie in cui si è più carenti consente di fare un ripasso sistematico, focalizzandosi sugli argomenti più difficili, magari con un aiuto esterno. Molti insegnanti privati e scuole specializzate nella formazione post diploma forniscono infatti ripetizioni mirate al superamento dei test di ingresso.

È bene inoltre sapere, che oltre alle università a numero chiuso anche le università a numero aperto prevedono test iniziali che non sono di sbarramento (si può cioè accedere anche senza averli superati) ma che servono a mettere in luce le carenze delle matricole. Chi ha un punteggio basso in queste prova dovrà poi seguire corsi supplementari o esami integrativi, per dimostrare di aver colmato le lacune iniziali.
Vai alla versione mobile - Informativa sulla Privacy - Politica dei Cookie
©Ediscom Spa - P.I. 09311070016 - Pec: - Uff. Reg. di: Torino - REA N. 1041819 - Cap. soc.: 120.000€