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Conservatorio Torino

Conservatorio Torino

Il conservatorio di Torino “Giuseppe Verdi” nasce nel 1936 come “Regio Conservatorio” sulla base del precedente Istituto Musicale della Città di Torino, nato nel 1866. Il conservatorio è ospitato nei locali di un edificio storico in via Mazzini 11. Il conservatorio di Torino è uno dei più prestigiosi d’Italia e ha formato studenti che in seguito sono diventati musicisti illustri, come Enrico Dindo, Daniele Damiano, Antonello Manacorda, Simone Rubino, Umberto Clerici, Gabriele Carcano, Luca Magariello, Alessandro Milani e Laura Andriani.

Il conservatorio del capoluogo piemontese, come tutti gli enti di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM), prevede corsi di primo livello, della durata di tre anni, e corsi di secondo livello, della durata di due anni, in tutti gli strumenti, classici e jazz e in discipline quali Composizione, anche con indirizzo scienze storiche, critiche, analitiche della musica; direzione di coro e d’orchestra; didattica della musica.

L’ammissione al conservatorio di Torino è riservata ai giovani in possesso di un diploma di scuola superiore che abbiano superato la prova di selezione iniziale. A fronte della dimostrazione di particolari doti musicali, è possibile accedere al conservatorio anche prima di aver terminato le superiori, purché si affronti l’esame di maturità entro il termine del primo triennio. Inoltre, gli studenti che arrivano da uno dei corsi preaccademici del conservatorio, a cui si può accedere anche come privatisti, possono essere esonerati dalla prova iniziale ed essere ammessi direttamente.

Tale prova di ammissione consiste nella verifica delle capacità tecniche ed esecutive e delle conoscenze in campo musicale, a livello teorico e storico. Una volta ammessi, è possibile procedere con l’iscrizione vera e propria, che prevede la compilazione di tutta la modulistica necessaria e il versamento delle tasse e dei contributi previsti per la propria fascia di reddito, comprovata dalla presentazione dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).

Al termine del ciclo di studi e una volta accumulati i CFA (Crediti Formativi Accademici, simili ai CFU universitari) previsti, cioè 180 per la triennale e 120 per la biennale, si può essere ammessi all’esame finale, che consiste in una prova “pratica” di esecuzione del proprio strumento e nella presentazione di un elaborato personale, una tesi simile a quella di laurea. All’esame finale, così come ai singoli esami, si può essere ammessi da privatisti, come spiegato nel dettaglio sul sito del conservatorio. Secondo le ultime normative vigenti, inoltre, si può essere iscritti contemporaneamente al conservatorio e all’università, conseguendo così, nello stesso periodo, il diploma di conservatorio e la laurea. Questo apre nuovi scenari anche per coloro che vogliono recuperare anni scolastici in città.

Il conservatorio di Torino propone, oltre ai corsi ordinari, prestigiosi seminari e masterclass, tenuti da musicisti di fama internazionale; ospita inoltre importanti concorsi, come il premio Mazzacurati. L’orchestra del conservatorio, inoltre, è protagonista di un’intensa attività concertistica, a Torino e in altre città italiane ed estere.

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