
Diploma didattica della musica
Andare al conservatorio consente di fare della propria passione una vera e propria scelta di vita, unendo l’amore per la musica al proprio futuro professionale. Se si è interessati all'insegnamento della musica è necessario seguire un corso di studi particolare e conseguire il diploma in didattica della musica, che consente di insegnare musica nelle scuole superiori.
I corsi di didattica della musica che si possono seguire al conservatorio sono quelli di primo livello, della durata di tre anni, e quelli di secondo livello, della durata di due anni. Questi due titoli sono equivalenti, a livello ministeriale, rispettivamente a una laurea triennale e a una laurea magistrale.
I requisiti per essere ammessi al corso di didattica della musica di primo livello sono il possesso del diploma e il superamento della prova d’ammissione, presente in tutti i conservatori. Questo esame varia da un istituto all’altro e di solito consiste in prove pratiche di strumento accompagnate da colloqui orali o test scritti in cui si testano le conoscenze di cultura generale e artistico-musicale.
Le discipline musicali comuni ad altri indirizzi del conservatorio sono, nel caso del corso di didattica della musica, declinate in modo da poter sviluppare una competenza specifica nell’insegnamento della pratica musicale, ad esempio nella direzione di un coro o di una piccola orchestra, attività tipicamente svolte dagli insegnanti di musica nelle scuole, il corso presenta poi anche insegnamenti specifici quali, ad esempio, la pedagogia musicale.
Il conservatorio, similmente all’accademia di belle arti, fa parte degli enti di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM) e prevede una strutturazione degli esami in crediti, chiamati CFA (Crediti Formativi Accademici). Un CFA corrisponde, così come il CFU (Credito Formativo Universitario), a 25 ore di apprendimento. Per ogni anno è prevista l’acquisizione di 60 CFA, quindi 180 per il triennio e 120 per il biennio, similmente ai corsi universitari.
La prova finale per conseguire il diploma di didattica della musica e, quindi, l'abilitazione all'insegnamento, è solitamente suddivisa in due parti, una prova pratica di strumento e una prova teorica, che consiste nella redazione e nella discussione di una tesi, come accade nelle facoltà universitarie.
Per ottenere l’abilitazione all’insegnamento di educazione musicale nelle scuole secondarie di I e II grado, statali e paritarie, il solo diploma di didattica della musica non basta ed è necessario frequentare il TFA, il Tirocinio Formativo Obbligatorio, che prevede una prova finale da superare, come spiegato nel dettaglio nel sito del Ministero dell’Istruzione. Chi non è ancora abilitato può comunque iscriversi alle graduatorie di istituto di III fascia, diventando così supplente ma non avendo possibilità di accedere a una docenza “di ruolo”, cioè a un contratto a tempo indeterminato.
L’insegnamento della musica nella scuola primaria è invece affidato alle maestre che si occupano anche delle altre discipline, per cui è necessario essere in possesso di una laurea in scienze della formazione primaria o in scienze dell’educazione, seguendo un iter diverso da quello del conservatorio. È inoltre possibile insegnare nelle scuole di musica o presso centri e associazioni artistiche che offrono corsi pomeridiani a bambini e ragazzi.
I corsi di didattica della musica che si possono seguire al conservatorio sono quelli di primo livello, della durata di tre anni, e quelli di secondo livello, della durata di due anni. Questi due titoli sono equivalenti, a livello ministeriale, rispettivamente a una laurea triennale e a una laurea magistrale.
I requisiti per essere ammessi al corso di didattica della musica di primo livello sono il possesso del diploma e il superamento della prova d’ammissione, presente in tutti i conservatori. Questo esame varia da un istituto all’altro e di solito consiste in prove pratiche di strumento accompagnate da colloqui orali o test scritti in cui si testano le conoscenze di cultura generale e artistico-musicale.
Le discipline musicali comuni ad altri indirizzi del conservatorio sono, nel caso del corso di didattica della musica, declinate in modo da poter sviluppare una competenza specifica nell’insegnamento della pratica musicale, ad esempio nella direzione di un coro o di una piccola orchestra, attività tipicamente svolte dagli insegnanti di musica nelle scuole, il corso presenta poi anche insegnamenti specifici quali, ad esempio, la pedagogia musicale.
Il conservatorio, similmente all’accademia di belle arti, fa parte degli enti di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM) e prevede una strutturazione degli esami in crediti, chiamati CFA (Crediti Formativi Accademici). Un CFA corrisponde, così come il CFU (Credito Formativo Universitario), a 25 ore di apprendimento. Per ogni anno è prevista l’acquisizione di 60 CFA, quindi 180 per il triennio e 120 per il biennio, similmente ai corsi universitari.
La prova finale per conseguire il diploma di didattica della musica e, quindi, l'abilitazione all'insegnamento, è solitamente suddivisa in due parti, una prova pratica di strumento e una prova teorica, che consiste nella redazione e nella discussione di una tesi, come accade nelle facoltà universitarie.
Per ottenere l’abilitazione all’insegnamento di educazione musicale nelle scuole secondarie di I e II grado, statali e paritarie, il solo diploma di didattica della musica non basta ed è necessario frequentare il TFA, il Tirocinio Formativo Obbligatorio, che prevede una prova finale da superare, come spiegato nel dettaglio nel sito del Ministero dell’Istruzione. Chi non è ancora abilitato può comunque iscriversi alle graduatorie di istituto di III fascia, diventando così supplente ma non avendo possibilità di accedere a una docenza “di ruolo”, cioè a un contratto a tempo indeterminato.
L’insegnamento della musica nella scuola primaria è invece affidato alle maestre che si occupano anche delle altre discipline, per cui è necessario essere in possesso di una laurea in scienze della formazione primaria o in scienze dell’educazione, seguendo un iter diverso da quello del conservatorio. È inoltre possibile insegnare nelle scuole di musica o presso centri e associazioni artistiche che offrono corsi pomeridiani a bambini e ragazzi.