Esame di stato biologo
Dopo aver conseguito la laurea in biologia e aver superato numerosi esami di chimica, fisica, matematica, ecc. arriva un altro esame da affrontare per i futuri biologi: l’esame di abilitazione. L’esame di stato da biologo consente di esercitare liberamente la professione ed essere impiegato in centri di ricerca dei settori alimentare, farmaceutico o ambientale, nelle riserve protette, nei parchi naturali e presso gli enti di controllo ambientale.
Superando l’esame di stato si può ottenere il titolo di biologo o biologo junior. La prima figura descrive chi ha conseguito una laurea magistrale o specialistica in biologia o in biotecnologia e iscriversi nella sezione A dell’albo professionale. La seconda invece riguarda coloro i quali hanno la laurea triennale e sostengono l’esame per essere inseriti nella sezione B.
Al momento dell’iscrizione all’esame di stato per biologo è necessario presentare, oltre all’attestato di laurea, le ricevute delle tasse versate. Nel bando di concorso che viene pubblicato sui siti delle facoltà di biologia e sul sito del Ministero dell’Istruzione sono elencati tutti i tributi da pagare per l’iscrizione e quali documenti presentare il giorno dell’esame.
Per chi si vuole iscrivere nella sezione A, l’esame di stato prevede due prove scritte, una prova orale e una prova pratica. Le prima prova riguarda il bagaglio culturale specifico del biologo con domande di biofisica, biochimica, biomorfologia, ecc. La seconda affronta tematiche relative a igiene, management e legislazione professionale. La prova orale, come spesso accade negli esami di stato, è utile a discutere le prove scritte e può prevedere domande deontologia professionale. La prova pratica consiste invece in valutazioni epidemiologiche, utilizzo di strumenti per la valutazione della qualità, valutazione dei risultati sperimentali.
Chi è già iscritto alla sezione B ed è stato ammesso a sostenere l’esame per la sezione A dovrà affrontare invece solo la prima prova scritta e la prova orale. Chi invece deve sostenere direttamente l’esame per la sezione B dovrà sottoporsi ugualmente a due prove scritte, una orale e una pratica, su argomenti e con livelli di difficoltà diversi rispetto a quelli della sezione A.
Per ciascuna delle quattro prove, per entrambi le sezioni, il voto è espresso in cinquantesimi, con punteggio minimo per il superamento (cioè la sufficienza) di 30/50. Chi supera gi scritti può accedere alla prova orale e a quella pratica. Il voto massimo finale è di 200/200.
Come per tutti gli esami di stato è necessario prepararsi con anticipo alle prove, che possono mettere in difficoltà anche i neolaureati più dotati. Molte università organizzano corsi propedeutici all’esame di stato di biologia, con simulazioni e lezioni mirate al ripasso degli argomenti d’esame, e pubblicano le prove degli anni precedenti. Il sito dell’Università di Torino, ad esempio, mette a disposizione le prove dal 2001 al 2015, tutte scaricabili gratuitamente in formato pdf.
Superando l’esame di stato si può ottenere il titolo di biologo o biologo junior. La prima figura descrive chi ha conseguito una laurea magistrale o specialistica in biologia o in biotecnologia e iscriversi nella sezione A dell’albo professionale. La seconda invece riguarda coloro i quali hanno la laurea triennale e sostengono l’esame per essere inseriti nella sezione B.
Al momento dell’iscrizione all’esame di stato per biologo è necessario presentare, oltre all’attestato di laurea, le ricevute delle tasse versate. Nel bando di concorso che viene pubblicato sui siti delle facoltà di biologia e sul sito del Ministero dell’Istruzione sono elencati tutti i tributi da pagare per l’iscrizione e quali documenti presentare il giorno dell’esame.
Per chi si vuole iscrivere nella sezione A, l’esame di stato prevede due prove scritte, una prova orale e una prova pratica. Le prima prova riguarda il bagaglio culturale specifico del biologo con domande di biofisica, biochimica, biomorfologia, ecc. La seconda affronta tematiche relative a igiene, management e legislazione professionale. La prova orale, come spesso accade negli esami di stato, è utile a discutere le prove scritte e può prevedere domande deontologia professionale. La prova pratica consiste invece in valutazioni epidemiologiche, utilizzo di strumenti per la valutazione della qualità, valutazione dei risultati sperimentali.
Chi è già iscritto alla sezione B ed è stato ammesso a sostenere l’esame per la sezione A dovrà affrontare invece solo la prima prova scritta e la prova orale. Chi invece deve sostenere direttamente l’esame per la sezione B dovrà sottoporsi ugualmente a due prove scritte, una orale e una pratica, su argomenti e con livelli di difficoltà diversi rispetto a quelli della sezione A.
Per ciascuna delle quattro prove, per entrambi le sezioni, il voto è espresso in cinquantesimi, con punteggio minimo per il superamento (cioè la sufficienza) di 30/50. Chi supera gi scritti può accedere alla prova orale e a quella pratica. Il voto massimo finale è di 200/200.
Come per tutti gli esami di stato è necessario prepararsi con anticipo alle prove, che possono mettere in difficoltà anche i neolaureati più dotati. Molte università organizzano corsi propedeutici all’esame di stato di biologia, con simulazioni e lezioni mirate al ripasso degli argomenti d’esame, e pubblicano le prove degli anni precedenti. Il sito dell’Università di Torino, ad esempio, mette a disposizione le prove dal 2001 al 2015, tutte scaricabili gratuitamente in formato pdf.