
Concorso avvocato
Ogni anno migliaia di neolaureati in giurisprudenza si trovano alle prese con il concorso da avvocato. Per accedere all’abilitazione ed esercitare la professione, infatti, non basta la semplice laurea, ma è necessario frequentare un praticantato obbligatorio presso uno studio legale e, successivamente, accedere all’esame di stato.
Il concorso si svolge ogni anno, generalmente nel periodo tra novembre e dicembre, secondo date fissate dal Ministero della Giustizia e pubblicate circa tre mesi prima sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, che dispone anche di una versione online.
Il concorso per avvocato è composto da tre prove scritte e una orale. Le prime consistono nella redazione di due pareri motivati, uno su questioni riguardanti il codice civile e l’altro in materia di codice penale, e nella stesura di un atto giudiziario. La prova orale consta invece, dopo una breve discussione delle prove scritte, nella trattazione di questioni relative a cinque materie a scelta del candidato (sebbene almeno una dovrà riguardare il diritto processuale, civile o penale) tra: diritto costituzionale, civile, commerciale, del lavoro, penale, amministrativo, tributario, internazionale privato, ecclesiastico e diritto comunitario. L’ultima parte del colloquio orale è dedicata a problemi di carattere deontologico. Ogni prova scritta dura sette ore, ciascuna da svolgersi in un giorno diverso, in genere consecutivi, mentre la parte orale prevede un tempo tra i 45 e i 60 minuti.
Come specificato nel bando del concorso da avvocato, la commissione è composta da cinque membri. Ciascuno di essi ha a disposizione 10 punti da attribuire a ogni prova, scritta e orale. Per superare gli scritti e accedere all’orale è necessario aver conseguito un punteggio di almeno 90 punti, con la condizione che in almeno due prove si siano raggiunto 30 punti, cioè la sufficienza. Per la prova orale il punteggio massimo è 250 (10 punti per ognuna delle 5 materie discusse, da moltiplicare per il numero dei commissari): sarà idoneo chi avrà ottenuto almeno 180 punti.
Al superamento delle prove, dopo la pubblicazione degli esiti, è possibile infine iscriversi all’ordine degli avvocati della propria città: il CNF (Consiglio Nazionale Forense) offre sul proprio sito l’elenco di tutti gli ordini presenti in Italia, completo di indirizzi e numeri di telefono per la richiesta di informazioni sulle modalità di iscrizione all’albo.
Il concorso per avvocato è considerato da alcuni di difficile superamento, per questo molti neolaureati decidono di conseguire l’abilitazione in Spagna, dove l’iter è più semplice, ma richiede un esborso economico rilevante. È indubbio che occorra una buona preparazione per superare l’esame, vi sono molti testi che offrono suggerimenti, riassunti delle questioni più complesse e riportano i quesiti degli anni precedenti. Inoltre, sono moltissime le scuole che si organizzano corsi intensivi focalizzati alla preparazione del concorso da avvocato; questi enti formativi, che spesso offrono anche servizi quali omologazione dei titoli esteri, corsi di recupero degli anni scolastici e ripetizioni, garantiscono una buona preparazione, da svolgersi in aula oppure online.
Il concorso si svolge ogni anno, generalmente nel periodo tra novembre e dicembre, secondo date fissate dal Ministero della Giustizia e pubblicate circa tre mesi prima sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, che dispone anche di una versione online.
Il concorso per avvocato è composto da tre prove scritte e una orale. Le prime consistono nella redazione di due pareri motivati, uno su questioni riguardanti il codice civile e l’altro in materia di codice penale, e nella stesura di un atto giudiziario. La prova orale consta invece, dopo una breve discussione delle prove scritte, nella trattazione di questioni relative a cinque materie a scelta del candidato (sebbene almeno una dovrà riguardare il diritto processuale, civile o penale) tra: diritto costituzionale, civile, commerciale, del lavoro, penale, amministrativo, tributario, internazionale privato, ecclesiastico e diritto comunitario. L’ultima parte del colloquio orale è dedicata a problemi di carattere deontologico. Ogni prova scritta dura sette ore, ciascuna da svolgersi in un giorno diverso, in genere consecutivi, mentre la parte orale prevede un tempo tra i 45 e i 60 minuti.
Come specificato nel bando del concorso da avvocato, la commissione è composta da cinque membri. Ciascuno di essi ha a disposizione 10 punti da attribuire a ogni prova, scritta e orale. Per superare gli scritti e accedere all’orale è necessario aver conseguito un punteggio di almeno 90 punti, con la condizione che in almeno due prove si siano raggiunto 30 punti, cioè la sufficienza. Per la prova orale il punteggio massimo è 250 (10 punti per ognuna delle 5 materie discusse, da moltiplicare per il numero dei commissari): sarà idoneo chi avrà ottenuto almeno 180 punti.
Al superamento delle prove, dopo la pubblicazione degli esiti, è possibile infine iscriversi all’ordine degli avvocati della propria città: il CNF (Consiglio Nazionale Forense) offre sul proprio sito l’elenco di tutti gli ordini presenti in Italia, completo di indirizzi e numeri di telefono per la richiesta di informazioni sulle modalità di iscrizione all’albo.
Il concorso per avvocato è considerato da alcuni di difficile superamento, per questo molti neolaureati decidono di conseguire l’abilitazione in Spagna, dove l’iter è più semplice, ma richiede un esborso economico rilevante. È indubbio che occorra una buona preparazione per superare l’esame, vi sono molti testi che offrono suggerimenti, riassunti delle questioni più complesse e riportano i quesiti degli anni precedenti. Inoltre, sono moltissime le scuole che si organizzano corsi intensivi focalizzati alla preparazione del concorso da avvocato; questi enti formativi, che spesso offrono anche servizi quali omologazione dei titoli esteri, corsi di recupero degli anni scolastici e ripetizioni, garantiscono una buona preparazione, da svolgersi in aula oppure online.