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Laurea in giurisprudenza

Laurea in giurisprudenza

Cosa è
La laurea in giurisprudenza comprende tutti i percorsi formativi relativi allo studio del diritto presso l’omonima facoltà. In seguito alla riforma universitaria, il corso di giurisprudenza ha una durata di 5 anni, infatti corrisponde alla laurea magistrale a ciclo unico. Si tratta di una formula che incorpora i 2 classici cicli universitari, quello triennale e quello specialistico, fornendo agli studenti una preparazione completa.

La facoltà di giurisprudenza si dirama in diversi settori d’interesse, ognuno dei quali ha in comune lo studio del diritto pubblico, privato, costituzionale ed europeo. Negli ultimi anni è stato introdotto anche il corso di inglese giuridico per una formazione ancora più ampia.
Il diritto è dunque una costante di questo corso di laurea, infatti gli studenti si concentrano soprattutto sullo studio degli ordinamenti giuridici e dei codici legislativi. Altre dottrine di fondamentale importanza riguardano la dialettica e il linguaggio del settore legale, che sono necessarie per formare i futuri giuristi.

Requisiti per l’accesso
L’accesso all’università, quindi ai corsi di laurea, è consentito a tutti coloro che sono in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, il diploma di maturità. L’indirizzo di studi ad esso correlato non ha valenza, infatti si possono iscrivere alla facoltà di giurisprudenza tutti gli studenti diplomati (dei licei e degli istituti).

Pur non essendo previsto un test d’ingresso, diversi atenei hanno adottato la prova di accesso. Si tratta di un esame con cui si verificano le conoscenze dello studente inerenti le materie di studio. In caso di esito negativo, i candidati potranno comunque accedere al primo anno, ma dovranno colmare il debito formativo con i corsi di recupero, così da accedere all’anno successivo.

Come conseguire la laurea in giurisprudenza
Durante l’intero percorso di studio, lo studente deve accumulare un totale di 300 Crediti Formativi Universitari (CFU). Solo dopo aver acquisito questo punteggio potrà accedere alla prova finale, facendo la domanda di laurea.
La laurea in giurisprudenza si conclude con la discussione della tesi, un elaborato redatto interamente dallo studente e in collaborazione con un professore (il relatore). Al termine dell’esame finale viene poi proclamato il voto di laurea, che si esprime con un voto che può andare dalla sufficienza, pari a 66, al massimo, 110. La menzione di lode si ottiene solo se il laureando raggiunge il punteggio più alto, e deve essere approvata all’unanimità dai membri della commissione.

Sbocchi professionali
Così come suggerisce il termine stesso, questo corso di laurea ha lo scopo di formare i giuristi, cioè delle figure professionali operanti nel settore giuridico in generale.
Il diploma di laurea in giurisprudenza è il primo requisito per accedere alle scuole di specializzazione per la formazione professionale, generalmente a numero chiuso. I laureati in giurisprudenza possono dunque ambire alla carriera di magistrato, avvocato e notaio.
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