Albo psicologi
Per chi ha terminato gli studi alla facoltà di psicologia, ha svolto regolarmente l’anno di tirocinio obbligatorio e ha superato il relativo esame di stato l’ultimo passo per ottenere l’abilitazione professionale consiste nell’iscrizione all’albo degli psicologi. L’albo è diviso in due sezioni, la sezione A è dedicata a chi possiede una laurea specialistica, magistrale o del vecchio ordinamento e conferisce il titolo di psicologo. La sezione B invece è riservata a chi possiede una laurea triennale e consente di ottenere il titolo di dottore in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro.
Le modalità per l’iscrizione all’albo degli psicologi sono descritte nel dettaglio nel sito di ciascun ordine provinciale. In genere è necessario presentare le ricevute di versamento di tutte le tasse necessarie (come la tassa sulle concessioni governative), della quota associativa, la fotocopia del documento d’identità e del codice fiscale, una o più fototessere, il modulo con la domanda di iscrizione vera e propria in cui è necessario specificare i dati relativi alla laurea e al superamento dell’esame di stato.
Iscrivendosi all’albo si accetta il regolamento che ne norma il funzionamento e in particolare si prende atto delle sanzioni disciplinari che possono essere attuate nei confronti di chi incorre in problemi legali, in particolare legati alla propria attività professionale, e viola in qualunque modo il codice deontologico. L’iscrizione all’albo degli psicologi sottintende, infatti, l’adesione piena e consapevole al codice deontologico di categoria. Il sito dell’Ordine Nazionale degli Psicologi riporta per intero il codice deontologico della professione, che riguarda i rapporti tra psicologo e paziente, tra colleghi e, in maniera più ampia, tra lo psicologo la società civile. Inoltre, l’ordine di categoria prevede normative che regolano i tariffari delle prestazioni professionali, segnalando anche dei limiti agli onorari. Ad esempio, per una seduta individuale di consulenza psicologica la tariffa minima oraria prevista dall’ordine è di 35 euro, quella massima di 115 euro.
Ciascuna violazione di tale codice può comportare delle sanzioni da parte del proprio consiglio che possono essere, per ordine di gravità: l’avvertimento e la censura, due forme di richiamo formale; la sospensione dall’esercizio della professione, che può essere applicata per un periodo non superiore a un anno. Infine vi è la radiazione dall’albo degli psicologi, che si attua quando l’iscritto ha gravemente compromesso la propria reputazione e quella dell’intera categoria professionale.
L’albo degli psicologi non serve solo a tutelare i propri iscritti e la categoria, ma è soprattutto una garanzia di professionalità per l’utenza che deve usufruire dei servizi di uno psicologo. Infatti, qualora ci si voglia affidare alle prestazioni di uno psicologo e se ne voglia verificare l’appartenenza all’albo, evitando di incappare in figure non professionali, basterà consultare l’albo, che è accessibile da tutti, anche online, nell’apposita sezione del sito dell’ordine nazionale.
Le modalità per l’iscrizione all’albo degli psicologi sono descritte nel dettaglio nel sito di ciascun ordine provinciale. In genere è necessario presentare le ricevute di versamento di tutte le tasse necessarie (come la tassa sulle concessioni governative), della quota associativa, la fotocopia del documento d’identità e del codice fiscale, una o più fototessere, il modulo con la domanda di iscrizione vera e propria in cui è necessario specificare i dati relativi alla laurea e al superamento dell’esame di stato.
Iscrivendosi all’albo si accetta il regolamento che ne norma il funzionamento e in particolare si prende atto delle sanzioni disciplinari che possono essere attuate nei confronti di chi incorre in problemi legali, in particolare legati alla propria attività professionale, e viola in qualunque modo il codice deontologico. L’iscrizione all’albo degli psicologi sottintende, infatti, l’adesione piena e consapevole al codice deontologico di categoria. Il sito dell’Ordine Nazionale degli Psicologi riporta per intero il codice deontologico della professione, che riguarda i rapporti tra psicologo e paziente, tra colleghi e, in maniera più ampia, tra lo psicologo la società civile. Inoltre, l’ordine di categoria prevede normative che regolano i tariffari delle prestazioni professionali, segnalando anche dei limiti agli onorari. Ad esempio, per una seduta individuale di consulenza psicologica la tariffa minima oraria prevista dall’ordine è di 35 euro, quella massima di 115 euro.
Ciascuna violazione di tale codice può comportare delle sanzioni da parte del proprio consiglio che possono essere, per ordine di gravità: l’avvertimento e la censura, due forme di richiamo formale; la sospensione dall’esercizio della professione, che può essere applicata per un periodo non superiore a un anno. Infine vi è la radiazione dall’albo degli psicologi, che si attua quando l’iscritto ha gravemente compromesso la propria reputazione e quella dell’intera categoria professionale.
L’albo degli psicologi non serve solo a tutelare i propri iscritti e la categoria, ma è soprattutto una garanzia di professionalità per l’utenza che deve usufruire dei servizi di uno psicologo. Infatti, qualora ci si voglia affidare alle prestazioni di uno psicologo e se ne voglia verificare l’appartenenza all’albo, evitando di incappare in figure non professionali, basterà consultare l’albo, che è accessibile da tutti, anche online, nell’apposita sezione del sito dell’ordine nazionale.