Laurea educatore professionale
Cosa è
La laurea per educatore professionale abilita all’esercizio di questa professione sanitaria che si occupa di progetti di recupero di soggetti in difficoltà di tipo fisico, psichico e sociale, in chiave educativa e rieducativa. Durante i 3 anni per conseguire la laurea di primo livello di educatore professionale sono infatti previsti insegnamenti quali biologia, anatomia, fisiologia, scienze infermieristiche, psicologia, neurologia, pedagogia e altri insegnamenti legati a teorie e tecniche riabilitative.
Dopo la triennale si può accedere alla laurea magistrale, della durata di 2 anni, o a un master universitario di I livello, specializzandosi nel trattamento di aree specifiche, come la disabilità o le tossicodipendenze.
Requisiti per l’accesso
Per accedere al corso di laurea è necessario presentare il diploma di scuola media superiore e superare il test d’ammissione, previsto per tutte le lauree sanitarie, per legge a numero chiuso. In rete sono presenti le prove degli anni precedenti; ad esempio, può risultare utile la pagina del sito dell’Università di Bologna che ospita le vecchie prove di accesso alle lauree sanitaria oppure la sezione del sito del Ministero dell’Istruzione dedicata alle lauree ad accesso programmato. In questo modo è possibile esercitarsi e prepararsi al meglio per ciascuna delle aree di interesse in cui sono strutturate le prove: logica e cultura generale, comprensione di brani, biologia, chimica, fisica e matematica. Chi, durante l’estate, si rende conto di avere lacune in una di queste aree potrà non solo esercitarsi, ma, eventualmente, prendere ripetizioni, soprattutto in materie quali fisica e matematica.
Come conseguire la laurea in educatore professionale
La laurea di primo livello prevede l’acquisizione di 180 CFU (Crediti Formativi Universitari), per mentre per la magistrale sono necessari 120 CFU. Il piano di studi è abbastanza vincolante e prevede un numero limitato di crediti a scelta. Alcuni di questi si possono acquisire tramite lo svolgimento dei tirocini obbligatori, così come avviene per tutte i corsi di laurea dell’area sanitaria. Al termine del ciclo di studi il laureando è chiamato a stendere una tesi di laurea, che spesso trae spunto proprio da una delle esperienze effettuate durante il tirocinio. Il voto della tesi concorre al calcolo del voto finale, con punteggio massimo di 110/110.
Sbocchi professionali
Dopo la laurea, l’educatore professionale può lavorare, specie in team con altri specialisti, in strutture che si occupano di interventi educativi volti al recupero di capacità psicofisiche e sociali, può quindi essere impiegato negli ospedali, negli istituti geriatrici, nelle cooperative sociali, in comunità di recupero per persone affette da diverse forme di dipendenza o disagio psicofisico. L’educatore professionale può anche lavorare esercitando la libera professione, dopo aver aperto una regolare partita IVA. Per avere ulteriori informazioni in merito oppure ottenere chiarimenti sullo svolgimento della professione è possibile contattare l’Associazione Nazionale Educatori Professionali.
La laurea per educatore professionale abilita all’esercizio di questa professione sanitaria che si occupa di progetti di recupero di soggetti in difficoltà di tipo fisico, psichico e sociale, in chiave educativa e rieducativa. Durante i 3 anni per conseguire la laurea di primo livello di educatore professionale sono infatti previsti insegnamenti quali biologia, anatomia, fisiologia, scienze infermieristiche, psicologia, neurologia, pedagogia e altri insegnamenti legati a teorie e tecniche riabilitative.
Dopo la triennale si può accedere alla laurea magistrale, della durata di 2 anni, o a un master universitario di I livello, specializzandosi nel trattamento di aree specifiche, come la disabilità o le tossicodipendenze.
Requisiti per l’accesso
Per accedere al corso di laurea è necessario presentare il diploma di scuola media superiore e superare il test d’ammissione, previsto per tutte le lauree sanitarie, per legge a numero chiuso. In rete sono presenti le prove degli anni precedenti; ad esempio, può risultare utile la pagina del sito dell’Università di Bologna che ospita le vecchie prove di accesso alle lauree sanitaria oppure la sezione del sito del Ministero dell’Istruzione dedicata alle lauree ad accesso programmato. In questo modo è possibile esercitarsi e prepararsi al meglio per ciascuna delle aree di interesse in cui sono strutturate le prove: logica e cultura generale, comprensione di brani, biologia, chimica, fisica e matematica. Chi, durante l’estate, si rende conto di avere lacune in una di queste aree potrà non solo esercitarsi, ma, eventualmente, prendere ripetizioni, soprattutto in materie quali fisica e matematica.
Come conseguire la laurea in educatore professionale
La laurea di primo livello prevede l’acquisizione di 180 CFU (Crediti Formativi Universitari), per mentre per la magistrale sono necessari 120 CFU. Il piano di studi è abbastanza vincolante e prevede un numero limitato di crediti a scelta. Alcuni di questi si possono acquisire tramite lo svolgimento dei tirocini obbligatori, così come avviene per tutte i corsi di laurea dell’area sanitaria. Al termine del ciclo di studi il laureando è chiamato a stendere una tesi di laurea, che spesso trae spunto proprio da una delle esperienze effettuate durante il tirocinio. Il voto della tesi concorre al calcolo del voto finale, con punteggio massimo di 110/110.
Sbocchi professionali
Dopo la laurea, l’educatore professionale può lavorare, specie in team con altri specialisti, in strutture che si occupano di interventi educativi volti al recupero di capacità psicofisiche e sociali, può quindi essere impiegato negli ospedali, negli istituti geriatrici, nelle cooperative sociali, in comunità di recupero per persone affette da diverse forme di dipendenza o disagio psicofisico. L’educatore professionale può anche lavorare esercitando la libera professione, dopo aver aperto una regolare partita IVA. Per avere ulteriori informazioni in merito oppure ottenere chiarimenti sullo svolgimento della professione è possibile contattare l’Associazione Nazionale Educatori Professionali.