Preparazione esame di stato architettura
La preparazione all’esame di stato di architettura è un passo fondamentale per chi si appresta a sostenere questa delicata prova, che consente di ottenere l’abilitazione professionale e fare finalmente ingresso nel mondo del lavoro.
Prima di iscriversi all’esame di stato, è bene sapere che l’albo professionale degli architettiè diviso in due categorie, la sezione A e la sezione B. La prima, cui si accede con un titolo di laurea magistrale, fornisce i titoli architetto, pianificatore territoriale, paesaggista, conservatore dei beni architettonici ed ambientali. La seconda è invece dedicata a chi ha una laurea triennale e conferisce il titolo di architetto junior o di pianificatore junior. A ciascun titolo corrisponde una preparazione universitaria differente, ad esempio una laurea in architettura del paesaggio consente di accedere unicamente al titolo di paesaggista, mentre le lauree in architettura e in ingegneria edile danno accesso a tutti i titoli riconducibili alla sezione A.
Essendo indirizzate a differenti profili professionali, vi sono diverse tipologie di prove. Chi dovrà essere inserito nella sezione A nel settore “architettura” dovrà affrontare una prova pratica di progettazione, due prove scritte e una prova orale. L’esame per il settore “conservazione dei beni architettonici ed ambientali" consta solo di due prove scritte e una orale, mentre per chi vuole accedere al settore "paesaggistica" sono previste una prova pratica su tematiche paesaggistiche ed ambientali, una prova scritta e una orale. L’esame per il settore “pianificazione territoriale” è composto invece da una prova pratica di analisi tecnica dei fenomeni della città e del territorio, una prova scritta e una orale. Come accennato, per la sezione B i settori cui si può concorrere sono "architettura" e “pianificazione” ed entrambi prevedono una prova pratica, due prove scritte e una orale.
La prima cosa da fare, per avere una buona preparazione all’esame di stato di architettura, è quindi quella di capire qual è il proprio settore (o eventualmente sceglierlo, se si ha la possibilità di farlo con il proprio titolo di studi) e procurarsi le tracce delle prove degli anni precedenti relative solo al proprio settore (e alla sezione giusta, A o B). Infatti, per ciascun settore variano le tracce e le materie in oggetto. Avere modo di esercitarsi con le vecchie prove, facilmente reperibili online, ad esempio sul sito dell’università di Napoli, è però solo uno dei metodi di preparazione all’esame di stato di architettura.
Per chi non si sente abbastanza sicuro di sé, soprattutto nelle prove di progettazione, e teme di essere bloccato dal panico o dal troppo stress nel colloquio orale, la soluzione migliore consiste nell’affidarsi a uno dei corsi di preparazione all’esame di stato di architettura offerti da scuole ed enti privati oppure dalle università stesse, come succede al Politecnico di Torino. Tali corsi hanno carattere intensivo, sono cioè concentrati in pochi giorni, e prevedono simulazioni di tutte le prove con la correzione degli elaborati da parte di insegnanti qualificati, che forniscono anche indicazioni e suggerimenti sulle questioni più insidiose e sugli errori più frequenti.
Per trovare il corso più appropriato alle proprie esigenze, qualora la propria facoltà non organizzi un servizio di questo tipo, è sufficiente fare una semplice ricerca su internet e contattare le scuole delle propria città che si occupano di recupero anni scolastici o formazione post diploma e post laurea, verificando costi e dettagli delle offerte formative. Se nella propria città non vi sono scuole che si occupano di questo corso specifico è sempre possibile verificare l’esistenza di corsi di preparazione online, che funzionano allo stesso modo delle ripetizioni online.
Prima di iscriversi all’esame di stato, è bene sapere che l’albo professionale degli architettiè diviso in due categorie, la sezione A e la sezione B. La prima, cui si accede con un titolo di laurea magistrale, fornisce i titoli architetto, pianificatore territoriale, paesaggista, conservatore dei beni architettonici ed ambientali. La seconda è invece dedicata a chi ha una laurea triennale e conferisce il titolo di architetto junior o di pianificatore junior. A ciascun titolo corrisponde una preparazione universitaria differente, ad esempio una laurea in architettura del paesaggio consente di accedere unicamente al titolo di paesaggista, mentre le lauree in architettura e in ingegneria edile danno accesso a tutti i titoli riconducibili alla sezione A.
Essendo indirizzate a differenti profili professionali, vi sono diverse tipologie di prove. Chi dovrà essere inserito nella sezione A nel settore “architettura” dovrà affrontare una prova pratica di progettazione, due prove scritte e una prova orale. L’esame per il settore “conservazione dei beni architettonici ed ambientali" consta solo di due prove scritte e una orale, mentre per chi vuole accedere al settore "paesaggistica" sono previste una prova pratica su tematiche paesaggistiche ed ambientali, una prova scritta e una orale. L’esame per il settore “pianificazione territoriale” è composto invece da una prova pratica di analisi tecnica dei fenomeni della città e del territorio, una prova scritta e una orale. Come accennato, per la sezione B i settori cui si può concorrere sono "architettura" e “pianificazione” ed entrambi prevedono una prova pratica, due prove scritte e una orale.
La prima cosa da fare, per avere una buona preparazione all’esame di stato di architettura, è quindi quella di capire qual è il proprio settore (o eventualmente sceglierlo, se si ha la possibilità di farlo con il proprio titolo di studi) e procurarsi le tracce delle prove degli anni precedenti relative solo al proprio settore (e alla sezione giusta, A o B). Infatti, per ciascun settore variano le tracce e le materie in oggetto. Avere modo di esercitarsi con le vecchie prove, facilmente reperibili online, ad esempio sul sito dell’università di Napoli, è però solo uno dei metodi di preparazione all’esame di stato di architettura.
Per chi non si sente abbastanza sicuro di sé, soprattutto nelle prove di progettazione, e teme di essere bloccato dal panico o dal troppo stress nel colloquio orale, la soluzione migliore consiste nell’affidarsi a uno dei corsi di preparazione all’esame di stato di architettura offerti da scuole ed enti privati oppure dalle università stesse, come succede al Politecnico di Torino. Tali corsi hanno carattere intensivo, sono cioè concentrati in pochi giorni, e prevedono simulazioni di tutte le prove con la correzione degli elaborati da parte di insegnanti qualificati, che forniscono anche indicazioni e suggerimenti sulle questioni più insidiose e sugli errori più frequenti.
Per trovare il corso più appropriato alle proprie esigenze, qualora la propria facoltà non organizzi un servizio di questo tipo, è sufficiente fare una semplice ricerca su internet e contattare le scuole delle propria città che si occupano di recupero anni scolastici o formazione post diploma e post laurea, verificando costi e dettagli delle offerte formative. Se nella propria città non vi sono scuole che si occupano di questo corso specifico è sempre possibile verificare l’esistenza di corsi di preparazione online, che funzionano allo stesso modo delle ripetizioni online.