
Esame di stato ingegneria
Chiunque abbia conseguito una laurea in ingegneria per esercitare la libera professione ed essere iscritto all’albo deve superare l’esame di stato di ingegneria. L’albo degli ingegneri, come accade per molti altri ordini professionali, è diviso in 2 sezioni. Alla sezione A si può accedere con una laurea magistrale (o, in alternativa, una specialistica oppure una quinquennale del vecchio ordinamento) e conferisce il titolo di ingegnere civile e ambientale, ingegnere industriale o ingegnere dell’informazione, a seconda del settore cui ci si iscrive. Per comprendere a quale settore fare riferimento in base alla propria laurea si può consultare lo schema fornito dal sito del Politecnico di Torino. La sezione B è dedicata invece a chi possiede la sola laurea triennale e conferisce il titolo di ingegnere junior, sempre nei settori sopraindicati.
Come accade per l’accesso all’esame di stato di architettura, ad oggi la normativa vigente non prevede un tirocinio obbligatorio per poter accedere all’esame di stato di ingegneria, ma è necessario presentare unicamente il titolo di studio richiesto, corredato dalla documentazione specificata nel bando d’esame, pubblicato sui siti ministeriali e su quelli universitari qualche mese prima delle prove.
L’esame di stato di ingegneria prevede 2 prove scritte, una prova pratica di progettazione e una prova finale di tipo orale. La prima prova è incentrata sulle materie caratterizzanti il settore nel quale ci si è iscritti, la seconda è relativa invece alle materie caratterizzanti la classe di laurea del proprio percorso universitario, discipline su cui si basa anche la terza prova di progettazione. La prova orale, come spesso accade negli esami di abilitazione, prevedono la discussione delle precedenti prove e domande su legislazione e deontologia professionale.
Durante lo svolgimento delle prove, compresa quella orale, vi sono alcune norme da seguire, valide per tutti gli esami di stato, compresi quelli di maturità e i concorsi per accedere a un posto di lavoro: ad esempio, vi è un elenco di testi ammessi per la consultazione, a condizione che non siano commentati e provvisti di note del candidato, gli unici fogli utili per la stesura dei compiti sono quelli provvisti di timbro forniti dalla commissione e sono vietati gli appunti manoscritti e l’uso di telefoni cellulari, smartphone, tablet e computer portatili. Non è ovviamente possibile comunicare con gli altri canditati in alcun modo.
È consigliato prepararsi con anticipo alle prove per l’esame di stato di ingegneria. Oltre a un ripasso sistematico di quegli argomenti che nel corso degli anni di università hanno comportato maggiori difficoltà, è utile esercitarsi con le prove degli anni precedenti. Queste sono facilmente reperibili online, ad esempio sui siti delle facoltà di ingegneria, e sono presenti in molti testi che preparano all’esame di stato, in cui vi sono i vecchi test, consigli e suggerimenti per superare al meglio le prove. È inoltre possibile affidarsi a corsi di preparazione all’esame di stato, gestiti dalle università stesse e da enti formativi privati che si occupano, tra l’altro, di formazione post diploma e post laurea, recupero anni scolastici e ripetizioni.
Come accade per l’accesso all’esame di stato di architettura, ad oggi la normativa vigente non prevede un tirocinio obbligatorio per poter accedere all’esame di stato di ingegneria, ma è necessario presentare unicamente il titolo di studio richiesto, corredato dalla documentazione specificata nel bando d’esame, pubblicato sui siti ministeriali e su quelli universitari qualche mese prima delle prove.
L’esame di stato di ingegneria prevede 2 prove scritte, una prova pratica di progettazione e una prova finale di tipo orale. La prima prova è incentrata sulle materie caratterizzanti il settore nel quale ci si è iscritti, la seconda è relativa invece alle materie caratterizzanti la classe di laurea del proprio percorso universitario, discipline su cui si basa anche la terza prova di progettazione. La prova orale, come spesso accade negli esami di abilitazione, prevedono la discussione delle precedenti prove e domande su legislazione e deontologia professionale.
Durante lo svolgimento delle prove, compresa quella orale, vi sono alcune norme da seguire, valide per tutti gli esami di stato, compresi quelli di maturità e i concorsi per accedere a un posto di lavoro: ad esempio, vi è un elenco di testi ammessi per la consultazione, a condizione che non siano commentati e provvisti di note del candidato, gli unici fogli utili per la stesura dei compiti sono quelli provvisti di timbro forniti dalla commissione e sono vietati gli appunti manoscritti e l’uso di telefoni cellulari, smartphone, tablet e computer portatili. Non è ovviamente possibile comunicare con gli altri canditati in alcun modo.
È consigliato prepararsi con anticipo alle prove per l’esame di stato di ingegneria. Oltre a un ripasso sistematico di quegli argomenti che nel corso degli anni di università hanno comportato maggiori difficoltà, è utile esercitarsi con le prove degli anni precedenti. Queste sono facilmente reperibili online, ad esempio sui siti delle facoltà di ingegneria, e sono presenti in molti testi che preparano all’esame di stato, in cui vi sono i vecchi test, consigli e suggerimenti per superare al meglio le prove. È inoltre possibile affidarsi a corsi di preparazione all’esame di stato, gestiti dalle università stesse e da enti formativi privati che si occupano, tra l’altro, di formazione post diploma e post laurea, recupero anni scolastici e ripetizioni.