Classifica università italiane
La classifica delle università italiane è un ottimo strumento per prendere una decisione importante come quella della scelta dell’università in cui proseguire i propri studi. Dopo il diploma, si pone infatti un dilemma: continuare a studiare o cercare subito lavoro, magari specializzandosi in pochi mesi con un corso post diploma? Chi vuole proseguire deve però capire non solo quale sia la facoltà più adatta alle proprie esigenze ma anche quali sono le migliori università italiane.
Il ranking delle università italiane viene stilato ogni anno dal Censis (il Centro Studi Investimenti Sociali) ed è consultabile online, sia sul sito del centro di ricerca sia su quello di alcuni grandi quotidiani nazionali, come Repubblica e Sole24Ore.
L’indagine del Censis riguarda sia le università statali che quelle private, prende in considerazione 15 ambiti disciplinari, o classi di laurea: scientifico, chimico-farmaceutico, geo-biologico, medico-sanitario, ingegneria, architettura, agrario-veterinario, economico-statistico, socio-politico, giuridico, letterario-umanistico, linguistico, insegnamento, psicologico, sportivo. Vi sono poi i raggruppamenti riguardanti le lauree a ciclo unico, quelle cioè non suddivise in triennale e specialistica: farmacia e farmacia industriale, ingegneria edile-architettura, giurisprudenza, medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria, medicina veterinaria.
È possibile quindi consultare la classifica generale delle migliori università d'Italia, dividendola in due macro-suddivisioni, università statali e non statali, oppure consultare la classifica inerente l’ambito disciplinare di proprio interesse, sicuramente molto utile per chi ha già le idee chiare su quale sia la laurea che vuole conseguire. Chi, ad esempio, vuole studiare ingegneria, consulterà il gruppo disciplinare ingegneria o ingegneria edile-architettura, verificando quali sono gli atenei più accreditati in tale ambito.
Il Censis utilizza vari parametri per stilare la graduatoria delle migliori università italiane. Gli atenei, innanzitutto, vengono suddivisi in cinque principali gruppi, basati sulle dimensioni delle università: mega atenei (università con oltre 40000 iscritti), grandi atenei (tra i 20000 e i 40000 iscritti), medi atenei (tra i 10000 e i 20000 iscritti), piccoli atenei (università che non superano i 10000 iscritti), politecnici.
La classifica delle università italiane valuta poi ciascuna università rispetto a cinque criteri: servizi, numero di pasti erogati per numero di iscritti, gli alloggi disponibili per i residenti fuori regione, ecc.; borse e contributi, cioè la spesa degli atenei per agevolare studenti con reddito basso; strutture, cioè i numeri dei posti disponibili nelle aule, nei laboratori, nelle biblioteche per numero degli iscritti; comunicazione e servizi digitali, inerente e caratteristiche, l’efficienza e le funzionalità dei siti di ateneo; internazionalizzazione, riguardante principalmente il numero degli iscritti stranieri e quello degli studenti che hanno trascorso un periodo all'estero, ad esempio tramite il progetto Erasmus Plus.
Il ranking delle università italiane viene stilato ogni anno dal Censis (il Centro Studi Investimenti Sociali) ed è consultabile online, sia sul sito del centro di ricerca sia su quello di alcuni grandi quotidiani nazionali, come Repubblica e Sole24Ore.
L’indagine del Censis riguarda sia le università statali che quelle private, prende in considerazione 15 ambiti disciplinari, o classi di laurea: scientifico, chimico-farmaceutico, geo-biologico, medico-sanitario, ingegneria, architettura, agrario-veterinario, economico-statistico, socio-politico, giuridico, letterario-umanistico, linguistico, insegnamento, psicologico, sportivo. Vi sono poi i raggruppamenti riguardanti le lauree a ciclo unico, quelle cioè non suddivise in triennale e specialistica: farmacia e farmacia industriale, ingegneria edile-architettura, giurisprudenza, medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria, medicina veterinaria.
È possibile quindi consultare la classifica generale delle migliori università d'Italia, dividendola in due macro-suddivisioni, università statali e non statali, oppure consultare la classifica inerente l’ambito disciplinare di proprio interesse, sicuramente molto utile per chi ha già le idee chiare su quale sia la laurea che vuole conseguire. Chi, ad esempio, vuole studiare ingegneria, consulterà il gruppo disciplinare ingegneria o ingegneria edile-architettura, verificando quali sono gli atenei più accreditati in tale ambito.
Il Censis utilizza vari parametri per stilare la graduatoria delle migliori università italiane. Gli atenei, innanzitutto, vengono suddivisi in cinque principali gruppi, basati sulle dimensioni delle università: mega atenei (università con oltre 40000 iscritti), grandi atenei (tra i 20000 e i 40000 iscritti), medi atenei (tra i 10000 e i 20000 iscritti), piccoli atenei (università che non superano i 10000 iscritti), politecnici.
La classifica delle università italiane valuta poi ciascuna università rispetto a cinque criteri: servizi, numero di pasti erogati per numero di iscritti, gli alloggi disponibili per i residenti fuori regione, ecc.; borse e contributi, cioè la spesa degli atenei per agevolare studenti con reddito basso; strutture, cioè i numeri dei posti disponibili nelle aule, nei laboratori, nelle biblioteche per numero degli iscritti; comunicazione e servizi digitali, inerente e caratteristiche, l’efficienza e le funzionalità dei siti di ateneo; internazionalizzazione, riguardante principalmente il numero degli iscritti stranieri e quello degli studenti che hanno trascorso un periodo all'estero, ad esempio tramite il progetto Erasmus Plus.
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