Quiz esame di stato medicina
Il quiz dell’esame di stato di medicina è forse la parte che spaventa di più i futuri medici. Dopo la laurea, infatti, il neolaureato deve affrontare un tirocinio di 3 mesi da svolgersi in 3 strutture diverse, durante il quale viene valutato dal proprio tutor che pone attenzione non solo alla preparazione di base del tirocinante (dipendente principalmente da quanto brillante è stata la propria carriera universitaria), ma anche a elementi quali serietà, attenzione, partecipazione, puntualità. Una volta superato il tirocinio, per cui è necessario aver ottenuto un punteggio di 60/90, si può accedere alla prova scritta, cioè il quiz dell’esame di stato di medicina.
Questa prova viene solitamente chiamata “quiz” in quanto è composta da domande a domande a risposta multipla. La prova è divisa in 2 parti che hanno luogo nella stessa giornata. La prima parte è composta da 90 domande pre-cliniche riguardanti cioè le conoscenze di base sui meccanismi fisiopatologici e sulla prevenzione, diagnosi e cura delle patologie. La seconda è composta invece da 90 domande cliniche, inerenti cioè l’applicazione concreta delle conoscenze teoriche nella pratica medica, unitamente a domande di deontologia professionale e a domande riservate a diverse specializzazioni (come, ad esempio, pediatria).
Ogni domanda prevede 5 possibili risposte delle quali una sola corretta. Il primo consiglio che si può dare è di non azzardare una risposta a caso. Infatti, una risposta esatta corrisponde a 1 punto, una risposta sbagliata a – 0,25 punti e una risposta non data a 0 punti. Quindi danneggia di più rispondere in maniera casuale che astenersi del tutto quando non si sia sicuri della soluzione corretta. Il quiz dell’esame di stato di medicina si svolge due volte all’anno, in quanto l’esame di abilitazione stesso, con i relativi tirocini, è diviso in 2 sessioni.
Chi non supera lo scritto può ripeterlo alla sessione successiva. Se non lo si supera per 2 volte si dovrà ripetere anche il tirocinio e ricominciare tutto da capo, allungando così i tempi per l’accesso alla pratica lavorativa. È anche per questo che il test spaventa molto. Se il tirocinio, a fronte di una buona preparazione universitaria, si supera soprattutto grazie all’impegno e alla serietà quotidiana, nel caso del quiz possono giocare fattori quali lo stress e l’ansia, che possono determinare veri e propri vuoti di memoria anche nei candidati più preparati.
Per questo, ancor più che negli esami di stato in cui le tracce delle prove richiedono domande a risposta aperta, in forma più discorsiva, è necessario prepararsi con solerzia al quiz, non solo per capire la tipologia delle domande e come vengono impostate, ma anche per abituarsi a un tipo di interrogazione a risposta “secca”, in cui non vi è possibilità di aggiustare il tiro nel corso del discorso.
Trovare i vecchi quesiti è piuttosto facile e lo si può fare anche online, ad esempio attraverso i siti ministeriali. Il sito del Ministero dell’Istruzione offre un simulatore della prova d’esame in cui rispondere direttamente sul computer.
Questa prova viene solitamente chiamata “quiz” in quanto è composta da domande a domande a risposta multipla. La prova è divisa in 2 parti che hanno luogo nella stessa giornata. La prima parte è composta da 90 domande pre-cliniche riguardanti cioè le conoscenze di base sui meccanismi fisiopatologici e sulla prevenzione, diagnosi e cura delle patologie. La seconda è composta invece da 90 domande cliniche, inerenti cioè l’applicazione concreta delle conoscenze teoriche nella pratica medica, unitamente a domande di deontologia professionale e a domande riservate a diverse specializzazioni (come, ad esempio, pediatria).
Ogni domanda prevede 5 possibili risposte delle quali una sola corretta. Il primo consiglio che si può dare è di non azzardare una risposta a caso. Infatti, una risposta esatta corrisponde a 1 punto, una risposta sbagliata a – 0,25 punti e una risposta non data a 0 punti. Quindi danneggia di più rispondere in maniera casuale che astenersi del tutto quando non si sia sicuri della soluzione corretta. Il quiz dell’esame di stato di medicina si svolge due volte all’anno, in quanto l’esame di abilitazione stesso, con i relativi tirocini, è diviso in 2 sessioni.
Chi non supera lo scritto può ripeterlo alla sessione successiva. Se non lo si supera per 2 volte si dovrà ripetere anche il tirocinio e ricominciare tutto da capo, allungando così i tempi per l’accesso alla pratica lavorativa. È anche per questo che il test spaventa molto. Se il tirocinio, a fronte di una buona preparazione universitaria, si supera soprattutto grazie all’impegno e alla serietà quotidiana, nel caso del quiz possono giocare fattori quali lo stress e l’ansia, che possono determinare veri e propri vuoti di memoria anche nei candidati più preparati.
Per questo, ancor più che negli esami di stato in cui le tracce delle prove richiedono domande a risposta aperta, in forma più discorsiva, è necessario prepararsi con solerzia al quiz, non solo per capire la tipologia delle domande e come vengono impostate, ma anche per abituarsi a un tipo di interrogazione a risposta “secca”, in cui non vi è possibilità di aggiustare il tiro nel corso del discorso.
Trovare i vecchi quesiti è piuttosto facile e lo si può fare anche online, ad esempio attraverso i siti ministeriali. Il sito del Ministero dell’Istruzione offre un simulatore della prova d’esame in cui rispondere direttamente sul computer.