Esame di stato per geometri
Dopo il diploma da geometra, il passo successivo per l’ingresso nel mondo del lavoro e l’esercizio della professione è il superamento dell’esame di abilitazione.
Il primo requisito per essere ammessi all’esame riguarda i titoli, è necessario essere in possesso di un diploma in costruzioni, ambiente e territorio oppure di un diploma di istituto tecnico per geometri (l’ordine previgente alla riforma Gelmini del 2010). Inoltre sono ammessi coloro i quali hanno una laurea in architettura, ingegneria edile, ingegneria civile e in pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale. L’elenco completo dei titoli ammessi è disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione.
L’accesso all’esame di stato per geometri è possibile solo dopo aver frequentato un tirocinio obbligatorio di 18 mesi presso lo studio di un geometra, di un architetto o di un ingegnere civile. Bisogna inoltre aver svolto attività tecnica subordinata, sempre per un periodo minimo di 18 mesi. Le limitazioni per accedere all’esame di stato decadono nel caso in cui il candidato abbia conseguito anche una laurea o abbia frequentato un corso di formazione tecnica superiore (I.F.T.S.) per quattro semestri, comprensivi di tirocini non inferiori a sei mesi.
L’esame di stato per geometri prevede due prove scritte e una orale: la prima prova scritta, che consiste nella redazione del progetto di un edificio nei limiti delle competenze del geometra. Al progetto deve essere abbinata una relazione sui criteri adottati, sulle caratteristiche dell’edificio, oltre alle specifiche sull’organizzazione del cantiere. La seconda prova scritta consiste solitamente nella soluzione di un problema riguardante l’estimo o il rilevamento di un terreno. Durante la prova orale si può infine discutere delle attività svolte durante il periodo di tirocinio e delle prove scritte. Inoltre vengono poste domande su questioni inerenti la progettazione e la realizzazione di costruzioni edili, stradali e idrauliche, sulle tecniche del rivelamento topografico e su elementi di diritto riguardanti l’esercizio della professione.
Sono molti gli strumenti per prepararsi al meglio all’esame di stato per geometri. Innanzitutto vi è la possibilità di esercitarsi autonomamente con le tracce delle prove precedenti, facilmente reperibili su internet. Ad esempio, il Collegio dei Geometri di Palermo ospita sul proprio sito una sezione con un ampio archivio di vecchie prove. Se si vogliono però anche suggerimenti su come affrontare al meglio le prove, compresa quella orale, è possibile affidarsi a uno dei molti testi specializzati, che raccolgono le tracce degli esami di stato precedenti e forniscono suggerimenti mirati. Inoltre, molte scuole ed enti di formazione privati che si occupano di formazione post diploma e recupero anni scolastici forniscono anche corsi di preparazione all’esame di stato per geometri, con simulazioni in aula e programmi di ripasso e approfondimento.
Il primo requisito per essere ammessi all’esame riguarda i titoli, è necessario essere in possesso di un diploma in costruzioni, ambiente e territorio oppure di un diploma di istituto tecnico per geometri (l’ordine previgente alla riforma Gelmini del 2010). Inoltre sono ammessi coloro i quali hanno una laurea in architettura, ingegneria edile, ingegneria civile e in pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale. L’elenco completo dei titoli ammessi è disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione.
L’accesso all’esame di stato per geometri è possibile solo dopo aver frequentato un tirocinio obbligatorio di 18 mesi presso lo studio di un geometra, di un architetto o di un ingegnere civile. Bisogna inoltre aver svolto attività tecnica subordinata, sempre per un periodo minimo di 18 mesi. Le limitazioni per accedere all’esame di stato decadono nel caso in cui il candidato abbia conseguito anche una laurea o abbia frequentato un corso di formazione tecnica superiore (I.F.T.S.) per quattro semestri, comprensivi di tirocini non inferiori a sei mesi.
L’esame di stato per geometri prevede due prove scritte e una orale: la prima prova scritta, che consiste nella redazione del progetto di un edificio nei limiti delle competenze del geometra. Al progetto deve essere abbinata una relazione sui criteri adottati, sulle caratteristiche dell’edificio, oltre alle specifiche sull’organizzazione del cantiere. La seconda prova scritta consiste solitamente nella soluzione di un problema riguardante l’estimo o il rilevamento di un terreno. Durante la prova orale si può infine discutere delle attività svolte durante il periodo di tirocinio e delle prove scritte. Inoltre vengono poste domande su questioni inerenti la progettazione e la realizzazione di costruzioni edili, stradali e idrauliche, sulle tecniche del rivelamento topografico e su elementi di diritto riguardanti l’esercizio della professione.
Sono molti gli strumenti per prepararsi al meglio all’esame di stato per geometri. Innanzitutto vi è la possibilità di esercitarsi autonomamente con le tracce delle prove precedenti, facilmente reperibili su internet. Ad esempio, il Collegio dei Geometri di Palermo ospita sul proprio sito una sezione con un ampio archivio di vecchie prove. Se si vogliono però anche suggerimenti su come affrontare al meglio le prove, compresa quella orale, è possibile affidarsi a uno dei molti testi specializzati, che raccolgono le tracce degli esami di stato precedenti e forniscono suggerimenti mirati. Inoltre, molte scuole ed enti di formazione privati che si occupano di formazione post diploma e recupero anni scolastici forniscono anche corsi di preparazione all’esame di stato per geometri, con simulazioni in aula e programmi di ripasso e approfondimento.