Esame di stato esperto contabile
La professione di esperto contabile è affine a quella del commercialista, tanto che dal 2008 è stato istituito un albo unico relativo all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Mentre per accedere al titolo di commercialista, iscrivendosi alla sezione A dell’albo, è necessario essere in possesso della laurea magistrale, per diventare esperto contabile basta la laurea triennale, iscrivendosi alla sezione B.
Per essere ammessi all’esame di stato per esperto contabile le lauree ammesse sono quelle in scienze dell'economia e della gestione aziendale e quelle in scienze economiche. È inoltre obbligatorio aver svolto un tirocinio per periodo di almeno 18 mesi, di cui 6 si possono svolgere contemporaneamente all’ultimo anno di università.
Una volta svolto il tirocinio, ci si può iscrivere all’esame di stato per esperto contabile, ponendo molta attenzione a tutta la modulistica da compilare e alle tasse da pagare per accedere all’esame. Ogni anno il Ministero dell’Istruzione e il Ministero del Lavoro rilasciano la delibera ministeriale che costituisce il bando di concorso di tutte le prove di abilitazione che si svolgono sul territorio nazionale. Nel bando sono specificati i requisiti d’ammissione, i tributi da versare, i documenti e i moduli da presentare, oltre alle date e alle sedi di svolgimento delle prove.
L’esame di stato per esperto contabile si compone di tre prove scritte e una orale. La prima riguarda elementi di contabilità generale, contabilità analitica e di gestione, disciplina dei bilanci di esercizio e consolidati, controllo della contabilità e dei bilanci; la seconda verte su diritto civile e commerciale, diritto fallimentare, diritto tributario, diritto del lavoro e della previdenza sociale, sistemi di informazione e informatica, economia politica e aziendale, principi fondamentali di gestione finanziaria, matematica e statistica. La terza prova, invece, è a carattere pratico, pur essendo sempre da svolgere in forma scritta, ed è un’esercitazione sulle materie previste per la prima prova scritta. Come in quasi tutte le prove di abilitazione professionale, vi è una prova orale finale. In questo caso si riprendono le materie affrontate nelle prove scritte e si discute di problematiche incontrate e attività svolte durante il periodo di tirocinio; possono inoltre essere poste domande di legislazione e deontologia professionale.
Come per tutti gli esami di stato, è bene che ogni candidato si prepari adeguatamente ad affrontare le prove. Per chi si sente già molto sicuro, avendo svolto il percorso universitario e il tirocinio in maniera brillante, può bastare esercitarsi autonomamente consultando le tracce degli anni precedenti, facilmente reperibili in internet.
Per chi invece teme di avere qualche lacuna di troppo o di farsi prendere dal panico di fronte alla commissione esaminatrice è possibile frequentare un corso di preparazione all’esame di stato per esperto contabile che preveda esercitazioni e simulazioni in aula con l’assistenza di insegnanti che forniscano indicazioni e suggerimenti sugli errori più frequenti. Tali corsi sono organizzati da enti di formazione privati che si occupano anche di recupero anni scolastici, ripetizioni o corsi serali. A volte, invece, sono le università stesse a offrire tali simulazioni, accessibili gratuitamente. Per verificarlo basterà chiedere informazioni presso la segreteria didattica della propria facoltà.
Per essere ammessi all’esame di stato per esperto contabile le lauree ammesse sono quelle in scienze dell'economia e della gestione aziendale e quelle in scienze economiche. È inoltre obbligatorio aver svolto un tirocinio per periodo di almeno 18 mesi, di cui 6 si possono svolgere contemporaneamente all’ultimo anno di università.
Una volta svolto il tirocinio, ci si può iscrivere all’esame di stato per esperto contabile, ponendo molta attenzione a tutta la modulistica da compilare e alle tasse da pagare per accedere all’esame. Ogni anno il Ministero dell’Istruzione e il Ministero del Lavoro rilasciano la delibera ministeriale che costituisce il bando di concorso di tutte le prove di abilitazione che si svolgono sul territorio nazionale. Nel bando sono specificati i requisiti d’ammissione, i tributi da versare, i documenti e i moduli da presentare, oltre alle date e alle sedi di svolgimento delle prove.
L’esame di stato per esperto contabile si compone di tre prove scritte e una orale. La prima riguarda elementi di contabilità generale, contabilità analitica e di gestione, disciplina dei bilanci di esercizio e consolidati, controllo della contabilità e dei bilanci; la seconda verte su diritto civile e commerciale, diritto fallimentare, diritto tributario, diritto del lavoro e della previdenza sociale, sistemi di informazione e informatica, economia politica e aziendale, principi fondamentali di gestione finanziaria, matematica e statistica. La terza prova, invece, è a carattere pratico, pur essendo sempre da svolgere in forma scritta, ed è un’esercitazione sulle materie previste per la prima prova scritta. Come in quasi tutte le prove di abilitazione professionale, vi è una prova orale finale. In questo caso si riprendono le materie affrontate nelle prove scritte e si discute di problematiche incontrate e attività svolte durante il periodo di tirocinio; possono inoltre essere poste domande di legislazione e deontologia professionale.
Come per tutti gli esami di stato, è bene che ogni candidato si prepari adeguatamente ad affrontare le prove. Per chi si sente già molto sicuro, avendo svolto il percorso universitario e il tirocinio in maniera brillante, può bastare esercitarsi autonomamente consultando le tracce degli anni precedenti, facilmente reperibili in internet.
Per chi invece teme di avere qualche lacuna di troppo o di farsi prendere dal panico di fronte alla commissione esaminatrice è possibile frequentare un corso di preparazione all’esame di stato per esperto contabile che preveda esercitazioni e simulazioni in aula con l’assistenza di insegnanti che forniscano indicazioni e suggerimenti sugli errori più frequenti. Tali corsi sono organizzati da enti di formazione privati che si occupano anche di recupero anni scolastici, ripetizioni o corsi serali. A volte, invece, sono le università stesse a offrire tali simulazioni, accessibili gratuitamente. Per verificarlo basterà chiedere informazioni presso la segreteria didattica della propria facoltà.