
Tecnico della prevenzione
Il tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (definito spesso con la sigla TPALL) è un professionista che si occupa di controllare e certificare l’idoneità di luoghi di lavoro, studio, cura o ricreazione, pubblici e privati, verificandone i parametri in materia di sicurezza e di igiene imposti dalle normative vigenti. È quindi un professionista impiegato per un gran numero di interventi, chiamato a verificare le condizioni di tantissimi luoghi: non solo scuole e ospedali, ma anche ristoranti, hotel, bar, mense, aziende agricole, allevamenti e industrie, in particolare quelle alimentari.
Gli sbocchi lavorativi sono quindi molteplici: questo professionista può essere impiegato come ufficiale di polizia giudiziaria nell'ambito dei dipartimenti di prevenzione pubblica, presso gli enti che si occupano di rilasciare le autorizzazioni sanitarie per l’idoneità di locali di vario tipo, presso le Asl e tutte le strutture del Servizio Sanitario Nazionale, anche in attività di formazione e prevenzione per quanto riguarda la sicurezza in luoghi pubblici e di lavoro. In questo caso si dovrà accedere tramite i concorsi per tecnico della prevenzione indetti periodicamente e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Il tecnico della prevenzione è una figura che rientra nell'ambito delle professioni sanitarie e, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 270 del 2004, ottiene l’abilitazione professionale grazie al conseguimento della laurea in tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Questo corso di laurea, di tipo triennale, prevede l’acquisizione di un ampio ventaglio di conoscenze. Sono infatti affrontate diverse discipline: chimica, biochimica, fisica applicata, fisica tecnica, anatomia, biologia, epidemiologia, primo soccorso, fisiologia, statistica medica, medicina del lavoro, patologia generale, ergonomia, igiene degli alimenti, diritto del lavoro, psicologia e psicopedagogia generale.
Per iscriversi al corso di laurea per diventare tecniche della prevenzione è necessario essere in possesso del diploma di scuola superiore e superare un test d’ingresso. Come accade per tutte le lauree che rientrano nelle professioni sanitarie, infatti, anche quella che consente di diventare tecnico della prevenzione è a numero chiuso e prevede una prova di sbarramento iniziale. Questo test certifica il livello di cultura generale e le conoscenze più attinenti all’ambito sanitario, con domande su chimica, biologia, fisica. Per questo sono sicuramente avvantaggiati gli studenti provenienti dal liceo scientifico, sebbene non vi sia alcuna preclusione per chi ha un diploma di altro tipo.
Al termine dei tre anni del corso di laurea per tecnico della prevenzione è possibile proseguire con una laurea specialistica oppure con un master di primo livello. Se per seguire un corso magistrale non è richiesto in genere il superamento di alcun test (è solo necessario avere una triennale in tecniche della prevenzione), per accedere a un master è invece quasi sempre richiesto di superare una selezione iniziale, che può consistere in un test con domande a risposta chiusa o in un colloquio psicoattitudinale che, valutato unitamente al curriculum di studi, consente di essere inseriti in una graduatoria per l'accesso a tale corso post laurea.
Gli sbocchi lavorativi sono quindi molteplici: questo professionista può essere impiegato come ufficiale di polizia giudiziaria nell'ambito dei dipartimenti di prevenzione pubblica, presso gli enti che si occupano di rilasciare le autorizzazioni sanitarie per l’idoneità di locali di vario tipo, presso le Asl e tutte le strutture del Servizio Sanitario Nazionale, anche in attività di formazione e prevenzione per quanto riguarda la sicurezza in luoghi pubblici e di lavoro. In questo caso si dovrà accedere tramite i concorsi per tecnico della prevenzione indetti periodicamente e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Il tecnico della prevenzione è una figura che rientra nell'ambito delle professioni sanitarie e, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 270 del 2004, ottiene l’abilitazione professionale grazie al conseguimento della laurea in tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Questo corso di laurea, di tipo triennale, prevede l’acquisizione di un ampio ventaglio di conoscenze. Sono infatti affrontate diverse discipline: chimica, biochimica, fisica applicata, fisica tecnica, anatomia, biologia, epidemiologia, primo soccorso, fisiologia, statistica medica, medicina del lavoro, patologia generale, ergonomia, igiene degli alimenti, diritto del lavoro, psicologia e psicopedagogia generale.
Per iscriversi al corso di laurea per diventare tecniche della prevenzione è necessario essere in possesso del diploma di scuola superiore e superare un test d’ingresso. Come accade per tutte le lauree che rientrano nelle professioni sanitarie, infatti, anche quella che consente di diventare tecnico della prevenzione è a numero chiuso e prevede una prova di sbarramento iniziale. Questo test certifica il livello di cultura generale e le conoscenze più attinenti all’ambito sanitario, con domande su chimica, biologia, fisica. Per questo sono sicuramente avvantaggiati gli studenti provenienti dal liceo scientifico, sebbene non vi sia alcuna preclusione per chi ha un diploma di altro tipo.
Al termine dei tre anni del corso di laurea per tecnico della prevenzione è possibile proseguire con una laurea specialistica oppure con un master di primo livello. Se per seguire un corso magistrale non è richiesto in genere il superamento di alcun test (è solo necessario avere una triennale in tecniche della prevenzione), per accedere a un master è invece quasi sempre richiesto di superare una selezione iniziale, che può consistere in un test con domande a risposta chiusa o in un colloquio psicoattitudinale che, valutato unitamente al curriculum di studi, consente di essere inseriti in una graduatoria per l'accesso a tale corso post laurea.