Psicologia infantile
La psicologia infantile è una branca della psicologia che si occupa di indagare la psiche dei bambini e analizzarne, trovando strategie corrette di cura, i disturbi, che possono essere connessi a traumi, situazioni familiari difficili o altri problemi legati ai processi di sviluppo e crescita psicofisica. Ma come diventare psicologa/o infantile?
Vi sono diversi corsi di laurea magistrale, attivi presso università pubbliche e private, che consentono di specializzarsi in psicologia infantile. Ovviamente, il requisito fondamentale richiesto riguarda il titolo di studio: è necessario infatti avere una laurea di primo livello in psicologia. La classe di laurea che prepara all'ingresso a psicologia infantile è L-24, la classe in scienze e tecniche psicologiche, che presso alcune università ha già una declinazione volta ad approfondire gli studi sulla psicologia infantile fin dalla laurea di primo livello, come il corso di studi in psicologia dei processi di sviluppo e di apprendimento o in psicologia dello sviluppo e dell’educazione.
Oltre alla laurea, da conseguire presso una facoltà di psicologia infantile, è possibile specializzarsi con un master, una soluzione particolarmente indicata per chi deve affiancare alla formazione altre occupazioni, come nel caso degli studenti lavoratori o con problemi familiari. Esistono infatti molti master online, sebbene anche la laurea online sia sempre più frequente nel settore delle lauree connesse agli studi psicologici. Il master, inoltre, garantisce un periodo di tirocinio presso una struttura, pubblica o privata, in cui mettere in pratica ciò che si è appreso solo sui libri. Ovviamente, i master in psicologia infantile possono avere costi piuttosto elevati, ma è anche possibile accedere a borse di studio appositamente create per favorire gli studenti meno abbienti.
Dopo essersi specializzati, per diventare psicologo infantile a tutti gli effetti e poter esercitare la professione è necessario ottenere l’abilitazione professionale. Questa si consegue superando un esame di stato, che certifica ufficialmente la propria idoneità a svolgere questa delicata professione. Dopo il superamento dell’esame di stato sarà poi obbligatorio iscriversi all’albo degli psicologi della propria provincia. Chi invece vuole diventare psicoterapeuta, dovrà frequentare la scuola di specializzazione e affrontare un percorso di formazione più lungo e articolato.
Lo psicologo per bambini, una volta abilitato a esercitare, può scegliere tra numerosi sbocchi lavorativi: innanzitutto, vi è la possibilità di esercitare la professione privatamente, presso lo studio di un terapeuta o aprendo un proprio studio. È poi possibile essere assunti in varie tipologie di strutture che si avvalgono dell’aiuto della psicologia infantile, come enti pubblici e associazioni che si occupano della gestione e della cura dei bambini, strutture detentive per minori, centri di recupero, centri di accoglienza, case famiglia, ospedali e comunità.
Vi sono diversi corsi di laurea magistrale, attivi presso università pubbliche e private, che consentono di specializzarsi in psicologia infantile. Ovviamente, il requisito fondamentale richiesto riguarda il titolo di studio: è necessario infatti avere una laurea di primo livello in psicologia. La classe di laurea che prepara all'ingresso a psicologia infantile è L-24, la classe in scienze e tecniche psicologiche, che presso alcune università ha già una declinazione volta ad approfondire gli studi sulla psicologia infantile fin dalla laurea di primo livello, come il corso di studi in psicologia dei processi di sviluppo e di apprendimento o in psicologia dello sviluppo e dell’educazione.
Oltre alla laurea, da conseguire presso una facoltà di psicologia infantile, è possibile specializzarsi con un master, una soluzione particolarmente indicata per chi deve affiancare alla formazione altre occupazioni, come nel caso degli studenti lavoratori o con problemi familiari. Esistono infatti molti master online, sebbene anche la laurea online sia sempre più frequente nel settore delle lauree connesse agli studi psicologici. Il master, inoltre, garantisce un periodo di tirocinio presso una struttura, pubblica o privata, in cui mettere in pratica ciò che si è appreso solo sui libri. Ovviamente, i master in psicologia infantile possono avere costi piuttosto elevati, ma è anche possibile accedere a borse di studio appositamente create per favorire gli studenti meno abbienti.
Dopo essersi specializzati, per diventare psicologo infantile a tutti gli effetti e poter esercitare la professione è necessario ottenere l’abilitazione professionale. Questa si consegue superando un esame di stato, che certifica ufficialmente la propria idoneità a svolgere questa delicata professione. Dopo il superamento dell’esame di stato sarà poi obbligatorio iscriversi all’albo degli psicologi della propria provincia. Chi invece vuole diventare psicoterapeuta, dovrà frequentare la scuola di specializzazione e affrontare un percorso di formazione più lungo e articolato.
Lo psicologo per bambini, una volta abilitato a esercitare, può scegliere tra numerosi sbocchi lavorativi: innanzitutto, vi è la possibilità di esercitare la professione privatamente, presso lo studio di un terapeuta o aprendo un proprio studio. È poi possibile essere assunti in varie tipologie di strutture che si avvalgono dell’aiuto della psicologia infantile, come enti pubblici e associazioni che si occupano della gestione e della cura dei bambini, strutture detentive per minori, centri di recupero, centri di accoglienza, case famiglia, ospedali e comunità.