Laurea in musicologia
Cosa è
La laurea in musicologia appartiene alla classe dei corsi di laurea in beni culturali e solitamente è riferibile a un corso di studi magistrale che segue una [span=testo-grassetto]triennale [/span]in beni culturali a indirizzo musicale. Esistono però anche corsi di laurea triennale in musicologia, come quello dell’Università di Pavia, in cui fin dal primo ciclo di studi universitari si ottiene una preparazione in materie caratterizzanti quali storia della musica, armonia e analisi musicale, modalità e contrappunto. I piani di studio sono molto flessibili e possono essere in parte costituiti da esami a scelta dello studente. Grandissimo spazio hanno gli insegnamenti umanistici, dalla letteratura italiana alla storia dell’arte, passando per archeologia e storia del cinema. Nel caso di una laurea magistrale, come quella che si può conseguire all’Università di Bologna, si affronteranno studi più specialistici, come etnomusicologia, drammaturgia musicale, paleografia musicale, filologia musicale, ecc.
Requisiti per l’accesso
Per i corsi universitari di primo livello è indispensabile presentare il diploma di scuola media superiore. Tornando al caso di Pavia, dove è presente tale triennale, è richiesto alle matricole anche di sottoporsi a un test orientativo, che non preclude l’accesso alla facoltà ma mette in luce eventuali carenze da recuperare nel corso del primo anno. È richiesta, infatti, una buona preparazione in ambito umanistico e in quello musicale, che potrà essere la base ideale per intraprendere questo corso di studi. Chi invece deve accedere a una magistrale, dovrà verificare presso la propria facoltà se durante la triennale di provenienza (in genere beni culturali) si sono acquisiti tutti i CFU (Crediti Formativi Universitari) necessari per l’accesso o se si devono sostenere esami supplementari in particolari aree disciplinari.
Come conseguire la laurea in musicologia
Al termine dei 3 anni di studi, si dovranno accumulare 180 CFU. Per la laurea magistrale, invece, è obbligatorio sostenere un numero di esami tale da ottenere 120 CFU. Alcuni crediti possono essere acquisiti con tirocini o seminari in ambito musicale. La prova finale consiste nella stesura di una tesi di laurea che tratti un problema di teoria o storia della musica, concordato con il proprio relatore, il docente che seguirà tutto il lavoro di preparazione e stesura della tesi fornendo indicazioni e suggerimenti. La tesi dovrà essere discussa di fronte a una commissione valutatrice, che assegnerà un voto a tale prova. Il voto alla tesi si aggiungerà alla media degli esami, fino a un voto finale che può arrivare a 110/110, cui la commissione può aggiungere la lode o la dignità di stampa nel caso di tesi particolarmente brillanti.
Sbocchi professionali
La laurea in musicologia consente di trovare impiego come musicologo, un esperto di storia e teoria musicale che può collaborare, alle dirette dipendenze o in qualità di consulente esterno, con enti di ricerca, fondazioni, biblioteche, audioteche e archivi musicali, nonché in tutti i settori collegati alla comunicazione, artistica e mediatica. Inoltre, per i laureati in musicologia è possibile accedere all’insegnamento, dopo aver seguito il TFA (Tirocinio Formativo Attivo), che fornisce l’abilitazione, come spiegato sul sito del Ministero dell’Istruzione.
La laurea in musicologia appartiene alla classe dei corsi di laurea in beni culturali e solitamente è riferibile a un corso di studi magistrale che segue una [span=testo-grassetto]triennale [/span]in beni culturali a indirizzo musicale. Esistono però anche corsi di laurea triennale in musicologia, come quello dell’Università di Pavia, in cui fin dal primo ciclo di studi universitari si ottiene una preparazione in materie caratterizzanti quali storia della musica, armonia e analisi musicale, modalità e contrappunto. I piani di studio sono molto flessibili e possono essere in parte costituiti da esami a scelta dello studente. Grandissimo spazio hanno gli insegnamenti umanistici, dalla letteratura italiana alla storia dell’arte, passando per archeologia e storia del cinema. Nel caso di una laurea magistrale, come quella che si può conseguire all’Università di Bologna, si affronteranno studi più specialistici, come etnomusicologia, drammaturgia musicale, paleografia musicale, filologia musicale, ecc.
Requisiti per l’accesso
Per i corsi universitari di primo livello è indispensabile presentare il diploma di scuola media superiore. Tornando al caso di Pavia, dove è presente tale triennale, è richiesto alle matricole anche di sottoporsi a un test orientativo, che non preclude l’accesso alla facoltà ma mette in luce eventuali carenze da recuperare nel corso del primo anno. È richiesta, infatti, una buona preparazione in ambito umanistico e in quello musicale, che potrà essere la base ideale per intraprendere questo corso di studi. Chi invece deve accedere a una magistrale, dovrà verificare presso la propria facoltà se durante la triennale di provenienza (in genere beni culturali) si sono acquisiti tutti i CFU (Crediti Formativi Universitari) necessari per l’accesso o se si devono sostenere esami supplementari in particolari aree disciplinari.
Come conseguire la laurea in musicologia
Al termine dei 3 anni di studi, si dovranno accumulare 180 CFU. Per la laurea magistrale, invece, è obbligatorio sostenere un numero di esami tale da ottenere 120 CFU. Alcuni crediti possono essere acquisiti con tirocini o seminari in ambito musicale. La prova finale consiste nella stesura di una tesi di laurea che tratti un problema di teoria o storia della musica, concordato con il proprio relatore, il docente che seguirà tutto il lavoro di preparazione e stesura della tesi fornendo indicazioni e suggerimenti. La tesi dovrà essere discussa di fronte a una commissione valutatrice, che assegnerà un voto a tale prova. Il voto alla tesi si aggiungerà alla media degli esami, fino a un voto finale che può arrivare a 110/110, cui la commissione può aggiungere la lode o la dignità di stampa nel caso di tesi particolarmente brillanti.
Sbocchi professionali
La laurea in musicologia consente di trovare impiego come musicologo, un esperto di storia e teoria musicale che può collaborare, alle dirette dipendenze o in qualità di consulente esterno, con enti di ricerca, fondazioni, biblioteche, audioteche e archivi musicali, nonché in tutti i settori collegati alla comunicazione, artistica e mediatica. Inoltre, per i laureati in musicologia è possibile accedere all’insegnamento, dopo aver seguito il TFA (Tirocinio Formativo Attivo), che fornisce l’abilitazione, come spiegato sul sito del Ministero dell’Istruzione.