Esame avvocato Spagna
Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, arriva il momento, per i futuri avvocati, di affrontare il praticantato e l’esame di stato. Per chi teme di non farcela o ci ha già provato con esito negativo si può aprire un’altra strada: sostenere l’esame da avvocato in Spagna, paese in cui è più semplice esercitare la professione dopo aver conseguito la laurea.
Per accedere all’esame da "abogado"in Spagna, innanzitutto, si deve far omologare la propria laurea italiana con il corrispondente titolo spagnolo di licenciado en derecho, in modo che si possa procedere con le fasi successive per l’abilitazione. Per farlo è possibile rivolgersi, trovando i contatti sul sito del Ministero degli Esteri spagnolo, all’ambasciata spagnola a Roma o a un consolato spagnolo, che fornirà i documenti da compilare per la richiesta di omologazione da spedire a Madrid, oppure a una delle agenzie formative che seguono tutte le fasi dell’iter per affrontare l’esame da avvocato in Spagna.
Tale procedura negli ultimi anni è cambiata tramite numerosi passaggi legislativi, fino alle norme attuali in materia, visionabili nel dettaglio sul sito del Ministero della Giustizia spagnolo. Mentre prima bastava l’omologazione della laurea per accedere all’esame di abilitazione, dal 2011 è richiesto anche di frequentare un Máster en Abogacía. I costi per frequentare il master in Spagna sono molto alti, fino a 12-13000 euro, nonostante esistano anche master online o con frequenza in Italia.
Una volta frequentato il master, è richiesto il superamento di una prova attitudinale, la prueba de aptitud. A differenza delle prove dell’esame di stato italiano, più articolate, questa prova consiste unicamente in un test di domande a risposta multipla che riguardano la deontologia forense e questioni di diritto amministrativo, civile, costituzionale, penale, comunitario, tributario, internazionale privato, commerciale, processuale e del lavoro. Ovviamente il test è da affrontare in lingua spagnola, ma ai canditati stranieri è concesso l’uso del dizionario bilingue.
Una volta superato l’esame di avvocato in Spagna si acquisisce il titolo di abogado, che può essere commutato nel titolo italiano di avvocato stabilito, conferito agli avvocati dell’Unione Europea che esercitano nel nostro paese. In realtà la quasi totalità degli avvocati stabiliti è di nazionalità italiana, con titolo conseguito principalmente in Spagna e, in parte minore, in Romania. Anche il passaggio da abogado ad avvocato stabilito può essere svolto dalle stesse agenzie formative che si occupano dei master online e dell’omologazione dei titoli universitari.
Questa soluzione, che può apparire una “scorciatoia” per evitare l’esame in Italia, in realtà non è esente da controindicazioni. Innanzitutto i costi: vi sono quelli relativi all’omologazione del titolo di studio, non solo le tasse necessarie per l’espletamento delle pratiche, ma anche quelli legati agli enti che si occupano di omologazione dei titoli e a cui ci si può affidare per semplificare questa parte dell’iter. Vi sono poi i costi per i trasferimenti in Spagna, in particolare quelli legati al master, anche nel caso in cui ci si voglia affidare a un master a distanza, il cui costo oscilla tra i 4000 e gli 8000 euro.
Inoltre, i tempi per completare tutte le tappe dell’esame da avvocato in Spagna sono molto lunghi, in particolare quelli di espletamento delle pratiche burocratiche, che si aggiungono ai mesi di durata del master, 6 o 8 mesi a seconda di come è strutturato il corso. In totale è quindi possibile che ci vogliano fino a 12-18 mesi prima di ottenere il titolo di avvocato stabilito.
Infine vi è l’ostacolo della lingua: chi ha frequentato parte dell’università in Spagna o per altri motivi conosce bene la lingua sarà facilitato, ma per gli altri sarà necessario imparare lo spagnolo, senza sottovalutare questo aspetto, focalizzando l’attenzione al lessico tecnico legato all’attività forense.
Per accedere all’esame da "abogado"in Spagna, innanzitutto, si deve far omologare la propria laurea italiana con il corrispondente titolo spagnolo di licenciado en derecho, in modo che si possa procedere con le fasi successive per l’abilitazione. Per farlo è possibile rivolgersi, trovando i contatti sul sito del Ministero degli Esteri spagnolo, all’ambasciata spagnola a Roma o a un consolato spagnolo, che fornirà i documenti da compilare per la richiesta di omologazione da spedire a Madrid, oppure a una delle agenzie formative che seguono tutte le fasi dell’iter per affrontare l’esame da avvocato in Spagna.
Tale procedura negli ultimi anni è cambiata tramite numerosi passaggi legislativi, fino alle norme attuali in materia, visionabili nel dettaglio sul sito del Ministero della Giustizia spagnolo. Mentre prima bastava l’omologazione della laurea per accedere all’esame di abilitazione, dal 2011 è richiesto anche di frequentare un Máster en Abogacía. I costi per frequentare il master in Spagna sono molto alti, fino a 12-13000 euro, nonostante esistano anche master online o con frequenza in Italia.
Una volta frequentato il master, è richiesto il superamento di una prova attitudinale, la prueba de aptitud. A differenza delle prove dell’esame di stato italiano, più articolate, questa prova consiste unicamente in un test di domande a risposta multipla che riguardano la deontologia forense e questioni di diritto amministrativo, civile, costituzionale, penale, comunitario, tributario, internazionale privato, commerciale, processuale e del lavoro. Ovviamente il test è da affrontare in lingua spagnola, ma ai canditati stranieri è concesso l’uso del dizionario bilingue.
Una volta superato l’esame di avvocato in Spagna si acquisisce il titolo di abogado, che può essere commutato nel titolo italiano di avvocato stabilito, conferito agli avvocati dell’Unione Europea che esercitano nel nostro paese. In realtà la quasi totalità degli avvocati stabiliti è di nazionalità italiana, con titolo conseguito principalmente in Spagna e, in parte minore, in Romania. Anche il passaggio da abogado ad avvocato stabilito può essere svolto dalle stesse agenzie formative che si occupano dei master online e dell’omologazione dei titoli universitari.
Questa soluzione, che può apparire una “scorciatoia” per evitare l’esame in Italia, in realtà non è esente da controindicazioni. Innanzitutto i costi: vi sono quelli relativi all’omologazione del titolo di studio, non solo le tasse necessarie per l’espletamento delle pratiche, ma anche quelli legati agli enti che si occupano di omologazione dei titoli e a cui ci si può affidare per semplificare questa parte dell’iter. Vi sono poi i costi per i trasferimenti in Spagna, in particolare quelli legati al master, anche nel caso in cui ci si voglia affidare a un master a distanza, il cui costo oscilla tra i 4000 e gli 8000 euro.
Inoltre, i tempi per completare tutte le tappe dell’esame da avvocato in Spagna sono molto lunghi, in particolare quelli di espletamento delle pratiche burocratiche, che si aggiungono ai mesi di durata del master, 6 o 8 mesi a seconda di come è strutturato il corso. In totale è quindi possibile che ci vogliano fino a 12-18 mesi prima di ottenere il titolo di avvocato stabilito.
Infine vi è l’ostacolo della lingua: chi ha frequentato parte dell’università in Spagna o per altri motivi conosce bene la lingua sarà facilitato, ma per gli altri sarà necessario imparare lo spagnolo, senza sottovalutare questo aspetto, focalizzando l’attenzione al lessico tecnico legato all’attività forense.