Laurea specialistica all’estero
Una volta ottenuta la laurea triennale, è possibile che si voglia allargare i propri orizzonti e studiare fuori dal proprio paese. Decidere di conseguire all’estero la laurea specialistica, che con il nuovo ordinamento si chiama laurea magistrale, può essere la scelta vincente per aprire la strada a nuove opportunità lavorative, sia nel paese in cui si va a studiare sia nel caso in cui si abbia il desiderio di tornare in Italia al termine degli studi.
Chi vuole conseguire la laurea specialistica all’estero dovrà informarsi sul sistema universitario del paese in cui si vuole andare, sui documenti richiesti e sulle tasse universitarie per gli studenti stranieri. Non solo, si dovrà verificare la presenza di campus con residenze universitarie nelle quali poter usufruire di vitto e alloggio, in modo da non dover cercare casa in una città straniera, spendendo molti soldi per l’affitto.
Per ottenere queste informazioni è possibile affidarsi agli uffici della propria università che si occupano di studio all’estero; ogni ateneo, infatti, dispone di un ufficio che opera in tal senso, garantendo informazioni su agevolazioni fiscali, indirizzi e contatti utili forniti da referente che si occupa dei programmi di collaborazione tra diverse università e che si potrà contattare una volta all’estero.
Un altro modo per ottenere informazioni e indirizzi utili è affidarsi al centro Informagiovani della propria città oppure a una delle moltissime scuole di lingue presenti nel territorio nazionale che si occupano anche di fornire un valido supporto per interi cicli di studi superiori all’estero.
Il programma di scambio culturale a livello universitario più noto e usato dagli atenei europei è l’Erasmus, oggi chiamato ErasmusPlus, che prevede però al massimo 12 mesi di studio all’estero, non l’intero ciclo universitario di II livello. Per frequentare tutto il periodo della laurea specialistica all’estero è possibile però aderire al progetto Erasmus Mundus che consente di studiare fino a 24 mesi nel paese ospitante.
Chi invece è già in possesso di un titolo di laurea specialistica conseguito all’estero è possibile che si trovi alle prese con un problema spinoso: la corrispondenza del proprio titolo con quello del sistema universitario italiano. Ciascun sistema universitario, infatti, struttura i cicli di istruzione superiore in maniera differente ed è possibile che un titolo di studi preso anni fa in un paese straniero, soprattutto quando era ancora in vigore in Italia il vecchio ordinamento, oggi non corrisponda a una laurea magistrale, indispensabile per accedere ad alcune professioni, soprattutto quelle che prevedono l’iscrizione a un albo, e nel caso di partecipazione ai concorsi pubblici.
Per verificare l’equipollenza del proprio titolo estero con le lauree magistrali italiane è possibile rivolgersi al CIMEA (Centro di Informazioni sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche), che fornisce informazioni sull’equivalenza tra le lauree straniere e sulle procedure per il riconoscimento del proprio titolo estero.
Chi vuole conseguire la laurea specialistica all’estero dovrà informarsi sul sistema universitario del paese in cui si vuole andare, sui documenti richiesti e sulle tasse universitarie per gli studenti stranieri. Non solo, si dovrà verificare la presenza di campus con residenze universitarie nelle quali poter usufruire di vitto e alloggio, in modo da non dover cercare casa in una città straniera, spendendo molti soldi per l’affitto.
Per ottenere queste informazioni è possibile affidarsi agli uffici della propria università che si occupano di studio all’estero; ogni ateneo, infatti, dispone di un ufficio che opera in tal senso, garantendo informazioni su agevolazioni fiscali, indirizzi e contatti utili forniti da referente che si occupa dei programmi di collaborazione tra diverse università e che si potrà contattare una volta all’estero.
Un altro modo per ottenere informazioni e indirizzi utili è affidarsi al centro Informagiovani della propria città oppure a una delle moltissime scuole di lingue presenti nel territorio nazionale che si occupano anche di fornire un valido supporto per interi cicli di studi superiori all’estero.
Il programma di scambio culturale a livello universitario più noto e usato dagli atenei europei è l’Erasmus, oggi chiamato ErasmusPlus, che prevede però al massimo 12 mesi di studio all’estero, non l’intero ciclo universitario di II livello. Per frequentare tutto il periodo della laurea specialistica all’estero è possibile però aderire al progetto Erasmus Mundus che consente di studiare fino a 24 mesi nel paese ospitante.
Chi invece è già in possesso di un titolo di laurea specialistica conseguito all’estero è possibile che si trovi alle prese con un problema spinoso: la corrispondenza del proprio titolo con quello del sistema universitario italiano. Ciascun sistema universitario, infatti, struttura i cicli di istruzione superiore in maniera differente ed è possibile che un titolo di studi preso anni fa in un paese straniero, soprattutto quando era ancora in vigore in Italia il vecchio ordinamento, oggi non corrisponda a una laurea magistrale, indispensabile per accedere ad alcune professioni, soprattutto quelle che prevedono l’iscrizione a un albo, e nel caso di partecipazione ai concorsi pubblici.
Per verificare l’equipollenza del proprio titolo estero con le lauree magistrali italiane è possibile rivolgersi al CIMEA (Centro di Informazioni sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche), che fornisce informazioni sull’equivalenza tra le lauree straniere e sulle procedure per il riconoscimento del proprio titolo estero.