ANVUR
L’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca) è, come indica il nome stesso, un ente che si occupa della valutazione delle università italiane e delle loro attività di ricerca. Questo organismo, posto sotto la vigilanza del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca) è attivo dal 2006 e ha sede a Roma. Il suo compito principale riguarda la sorveglianza e la valutazione di tutte le attività delle università italiane, in modo da poter coadiuvare il MIUR nell’erogazione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), la principale fonte di finanziamento prevista per le università italiane, con lo scopo di premiare le università più “virtuose”, per qualità della didattica, offerta formativa e progetti di ricerca in atto o presentati per il futuro.
La qualità della ricerca, in particolare, viene valutata secondo dei parametri definiti VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca). La VQR riguarda 14 aree disciplinari, ciascuna posta sotto l’esame di una commissione valutatrice che controlla e valuta il lavoro di ricercatori, docenti di prima e seconda fascia, vagliando tutte le produzioni scientifiche: dai brevetti originali a prodotti quali software, banche dati, fino ad articoli su riviste scientifiche, libri e altre pubblicazioni ritenute pertinenti. Grazie a questa costante attività di monitoraggio e valutazione, l’ANVUR può stilare una classifica delle università italiane, strutturata secondo il modello delle diverse 14 aree disciplinari individuate, in modo da poter indicare quale ateneo si è distinto maggiormente per ciascun settore della ricerca scientifica.
Oltre alla VQR, l’ANVUR si occupa anche di definire i parametri per l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN), il concorso introdotto nel 2011 per la selezione e l’inserimento negli organi accademici di docenti universitari di prima e seconda fascia, cioè ordinari e associati. Oltre alla laurea, per diventare insegnante all’università infatti contano anche le esperienze di insegnamento in Italia e all’estero e, soprattutto, le pubblicazioni. Con questo termine non si intendono solo i saggi veri e propri, ma anche le curatele (cioè la cura di un’edizione critica di un testo oppure di una raccolta di saggi) e gli articoli sulle riviste.
Quest’ultimo aspetto è molto delicato perché l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca indica quali sono le riviste che si possono considerare “scientifiche” ai fini della valutazione: ovviamente, per ciascun settore concorsuale (cioè per ogni ambito disciplinare, come fisica, letteratura inglese, ingegneria informatica, ecc.) vi è un diverso elenco di riviste che si possono tenere in considerazione al momento della presentazione della propria candidatura.
L’ANVUR indica anche le procedure e i criteri per il sistema di Autovalutazione, Valutazione periodica e Accreditamento dei corsi di studio universitari (solitamente indicato con l’acronimo AVA), che consente una disamina complessiva delle caratteristiche degli atenei italiani, i quali devono rientrare in particolari parametri di qualità indicati dall’ANVUR per poter continuare a essere riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione. Il dettaglio di tutte le attività dell'ANVUR e le modalità per contattare l'ente sono disponibili sul sito dell'agenzia nazionale.
La qualità della ricerca, in particolare, viene valutata secondo dei parametri definiti VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca). La VQR riguarda 14 aree disciplinari, ciascuna posta sotto l’esame di una commissione valutatrice che controlla e valuta il lavoro di ricercatori, docenti di prima e seconda fascia, vagliando tutte le produzioni scientifiche: dai brevetti originali a prodotti quali software, banche dati, fino ad articoli su riviste scientifiche, libri e altre pubblicazioni ritenute pertinenti. Grazie a questa costante attività di monitoraggio e valutazione, l’ANVUR può stilare una classifica delle università italiane, strutturata secondo il modello delle diverse 14 aree disciplinari individuate, in modo da poter indicare quale ateneo si è distinto maggiormente per ciascun settore della ricerca scientifica.
Oltre alla VQR, l’ANVUR si occupa anche di definire i parametri per l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN), il concorso introdotto nel 2011 per la selezione e l’inserimento negli organi accademici di docenti universitari di prima e seconda fascia, cioè ordinari e associati. Oltre alla laurea, per diventare insegnante all’università infatti contano anche le esperienze di insegnamento in Italia e all’estero e, soprattutto, le pubblicazioni. Con questo termine non si intendono solo i saggi veri e propri, ma anche le curatele (cioè la cura di un’edizione critica di un testo oppure di una raccolta di saggi) e gli articoli sulle riviste.
Quest’ultimo aspetto è molto delicato perché l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca indica quali sono le riviste che si possono considerare “scientifiche” ai fini della valutazione: ovviamente, per ciascun settore concorsuale (cioè per ogni ambito disciplinare, come fisica, letteratura inglese, ingegneria informatica, ecc.) vi è un diverso elenco di riviste che si possono tenere in considerazione al momento della presentazione della propria candidatura.
L’ANVUR indica anche le procedure e i criteri per il sistema di Autovalutazione, Valutazione periodica e Accreditamento dei corsi di studio universitari (solitamente indicato con l’acronimo AVA), che consente una disamina complessiva delle caratteristiche degli atenei italiani, i quali devono rientrare in particolari parametri di qualità indicati dall’ANVUR per poter continuare a essere riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione. Il dettaglio di tutte le attività dell'ANVUR e le modalità per contattare l'ente sono disponibili sul sito dell'agenzia nazionale.