
Università per lavoratori
Già da qualche anno è possibile frequentare l'università per i lavoratori ottenendo delle agevolazioni previste da specifiche normative in materia.
Dato il numero sempre più alto di persone che decidono di lavorare e studiare contemporaneamente, nel corso degli anni l'ordinamento italiano ha emanato una serie di provvedimenti per regolamentare la materia, così come esplicitato dalla sentenza n. 20658 del 25/10/2005 della Suprema Corte di Cassazione che ha specificato alcune direttive per rispettare il diritto allo studio dello studente lavoratore. Lo studente lavoratore viene tutelato anche dall’articolo 10 della Legge n. 300 del 1970 "Norme sulla tutela della libertà e dignità del lavoratori" che rappresenta la base di tutte le successive regolamentazioni sui diritti di cui può usufruire per legge uno studente lavoratore.
Tra questi, il diritto a poter usufruire di permessi studio retribuiti per sostenere gli esami, agevolazioni sui contenuti dei corsi e le modalità didattiche (ma solo per alcune università che specificamente lo prevedono nel proprio regolamento), oltre che a una riduzione delle tasse universitarie da versare per risultare iscritto alla facoltà ed essere in regola per conseguire il titolo di studio finale. Inoltre chi studia e lavora può ottenere dal proprio capo una maggiore flessibilità di orario che permetta di conciliare lo studio, il lavoro e gli eventuali spostamenti nei casi in cui vengono sostenuti gli esami. Queste specifiche agevolazioni possono essere richieste e ottenute solo lo studente ha firmato un contratto di lavoro di tipo indeterminato o determinato, poiché secondo l'attuale normativa in vigore i contratti a progetto e i contratti per prestazioni occasionali non rientrano tra i soggetti beneficiari.
Gli studenti lavoratori che abbiano intenzione di proseguire entrambe le carriere possono servirsi anche di nuovi strumenti e modalità di insegnamento per prepararsi adeguatamente sia per sostenere gli esami, sia per preparare la tesi finale e conseguire in questo modo il titolo di laurea. Tra queste novità ci sono sicuramente le lauree telematiche, piattaforme online che garantiscono ai loro utenti una buona qualità di didattica e insegnamento, oltre che fornire la possibilità di usufruire di un tutor che segua le fasi dell'apprendimento e che agevoli la formazione dell'iscritto.
Molte università telematiche prevedono anche lo svolgimento di un tirocinio, quindi la qualità delle competenze pratiche e teoriche rimane allo stesso livello delle università tradizionali e permettono di poter conciliare anche le ore di tirocinio con quelle che vengono dedicate alla professione da uno studente lavoratore. La scelta per un'università telematica può rappresentare la soluzione ideale soprattutto per chi vuole ridurre al minimo lo stress e i costi legati agli spostamenti tra sede di lavoro e sede di sostenimento dell'esame, a maggior ragione per chi deve percorrere molti chilometri tra una sede e l'altra.
Per avere informazioni sempre aggiornate sulle università per i lavoratori, sui diritti degli studenti lavoratori e sulle università telematiche si consiglia di consultare i regolamenti dei relativi siti ufficiali.
Dato il numero sempre più alto di persone che decidono di lavorare e studiare contemporaneamente, nel corso degli anni l'ordinamento italiano ha emanato una serie di provvedimenti per regolamentare la materia, così come esplicitato dalla sentenza n. 20658 del 25/10/2005 della Suprema Corte di Cassazione che ha specificato alcune direttive per rispettare il diritto allo studio dello studente lavoratore. Lo studente lavoratore viene tutelato anche dall’articolo 10 della Legge n. 300 del 1970 "Norme sulla tutela della libertà e dignità del lavoratori" che rappresenta la base di tutte le successive regolamentazioni sui diritti di cui può usufruire per legge uno studente lavoratore.
Tra questi, il diritto a poter usufruire di permessi studio retribuiti per sostenere gli esami, agevolazioni sui contenuti dei corsi e le modalità didattiche (ma solo per alcune università che specificamente lo prevedono nel proprio regolamento), oltre che a una riduzione delle tasse universitarie da versare per risultare iscritto alla facoltà ed essere in regola per conseguire il titolo di studio finale. Inoltre chi studia e lavora può ottenere dal proprio capo una maggiore flessibilità di orario che permetta di conciliare lo studio, il lavoro e gli eventuali spostamenti nei casi in cui vengono sostenuti gli esami. Queste specifiche agevolazioni possono essere richieste e ottenute solo lo studente ha firmato un contratto di lavoro di tipo indeterminato o determinato, poiché secondo l'attuale normativa in vigore i contratti a progetto e i contratti per prestazioni occasionali non rientrano tra i soggetti beneficiari.
Gli studenti lavoratori che abbiano intenzione di proseguire entrambe le carriere possono servirsi anche di nuovi strumenti e modalità di insegnamento per prepararsi adeguatamente sia per sostenere gli esami, sia per preparare la tesi finale e conseguire in questo modo il titolo di laurea. Tra queste novità ci sono sicuramente le lauree telematiche, piattaforme online che garantiscono ai loro utenti una buona qualità di didattica e insegnamento, oltre che fornire la possibilità di usufruire di un tutor che segua le fasi dell'apprendimento e che agevoli la formazione dell'iscritto.
Molte università telematiche prevedono anche lo svolgimento di un tirocinio, quindi la qualità delle competenze pratiche e teoriche rimane allo stesso livello delle università tradizionali e permettono di poter conciliare anche le ore di tirocinio con quelle che vengono dedicate alla professione da uno studente lavoratore. La scelta per un'università telematica può rappresentare la soluzione ideale soprattutto per chi vuole ridurre al minimo lo stress e i costi legati agli spostamenti tra sede di lavoro e sede di sostenimento dell'esame, a maggior ragione per chi deve percorrere molti chilometri tra una sede e l'altra.
Per avere informazioni sempre aggiornate sulle università per i lavoratori, sui diritti degli studenti lavoratori e sulle università telematiche si consiglia di consultare i regolamenti dei relativi siti ufficiali.