Test ingresso giurisprudenza
Com’è strutturato il test d'ingresso in giurisprudenza, quale è la sua valenza e come ci può preparare per affrontarlo al meglio?
Tante utili informazioni dedicate agli studenti che desiderano intraprendere la carriera di avvocati o magistrati e che devono effettuare il test di ingresso, il quale ha lo scopo di valutare le singole competenze senza tuttavia pregiudicare l’iscrizione al corso di studio.
Per potersi iscrivere alla facoltà di giurisprudenza o di scienze giuridiche è necessario sostenere un test di ingresso che però non ha valore selettivo ma solo valutativo, in quanto queste facoltà non sono a numero chiuso. Questo significa che il test effettuato non costituirà uno sbarramento all'iscrizione presso l'ateneo di riferimento, ma servirà agli studenti e agli insegnanti per verificare la preparazione posseduta al momento dell'iscrizione e per indirizzare la propria preparazione in modo da colmare le eventuali lacune emerse. Ogni ateneo, infatti, sulla base dei risultati della prova d'ingresso può decidere di predisporre dei corsi specifici per approfondire le aree tematiche che risultano più deficitarie, in modo da permettere a tutti gli studenti di avere le stesse nozioni di base e proseguire il proprio percorso accademico senza troppe difficoltà.
Al momento dell'iscrizione lo studente riceve tutte le informazioni relative alla data e all'orario in cui il test verrà svolto, ma in molti casi gli atenei si sono dotati di piattaforme telematiche sulle quali gli iscritti possono svolgere il proprio test di autovalutazione che servirà loro per individuare le aree più carenti e approfondire i settori meno conosciuti prima dell'inizio delle lezioni o durante lo svolgimento delle stesse, anche tramite la partecipazione a laboratori specifici.
La struttura di un test di ingresso in Giurisprudenza può cambiare tra i differenti atenei, ma la forma generale contiene la comprensione di un testo in lingua italiana sul quale verranno poste circa dieci domande, la conoscenza del lessico, della grammatica e della sintassi della lingua italiana, elementi di cultura generale e capacità logiche ed attitudine al ragionamento. Solitamente il tempo a disposizione può variare da 50 minuti a 60 minuti, e solo in alcuni casi la durata prevista può raggiungere i 90 minuti se i contenuti sono più corposi. Il punteggio viene assegnato solitamente seguendo questi parametri: 1 punto per ogni risposta esatta, 0 punti per ogni risposta non data. In alcuni casi si assegna punteggio nullo per una risposta non data e si decurta lo 0,5 per la risposta errata, ma questo dipende dall'area tematica e dall'ateneo.
Se il punteggio totale è uguale o superiore alla soglia minima indicata dal regolamento di ateneo, lo studente non avrà particolari obblighi da assolvere in merito alla propria preparazione. Se invece il punteggio risulta inferiore per lo studente è obbligatorio colmare le proprie lacune con la frequentazione di appositi corsi o con la preparazione di elaborati. Solo nei casi in cui emergessero delle carenze gravi allo studente viene indicato un percorso di tutoraggio in grado di implementare la propria preparazione e di non avere grossi problemi nella preparazione degli esami.
Per conoscere ulteriori dettagli si consiglia di consultare le pagine ufficiali degli atenei dove sono reperibili il regolamento, le modalità d'esame, gli adempimenti da compiere e le date.
Tante utili informazioni dedicate agli studenti che desiderano intraprendere la carriera di avvocati o magistrati e che devono effettuare il test di ingresso, il quale ha lo scopo di valutare le singole competenze senza tuttavia pregiudicare l’iscrizione al corso di studio.
Per potersi iscrivere alla facoltà di giurisprudenza o di scienze giuridiche è necessario sostenere un test di ingresso che però non ha valore selettivo ma solo valutativo, in quanto queste facoltà non sono a numero chiuso. Questo significa che il test effettuato non costituirà uno sbarramento all'iscrizione presso l'ateneo di riferimento, ma servirà agli studenti e agli insegnanti per verificare la preparazione posseduta al momento dell'iscrizione e per indirizzare la propria preparazione in modo da colmare le eventuali lacune emerse. Ogni ateneo, infatti, sulla base dei risultati della prova d'ingresso può decidere di predisporre dei corsi specifici per approfondire le aree tematiche che risultano più deficitarie, in modo da permettere a tutti gli studenti di avere le stesse nozioni di base e proseguire il proprio percorso accademico senza troppe difficoltà.
Al momento dell'iscrizione lo studente riceve tutte le informazioni relative alla data e all'orario in cui il test verrà svolto, ma in molti casi gli atenei si sono dotati di piattaforme telematiche sulle quali gli iscritti possono svolgere il proprio test di autovalutazione che servirà loro per individuare le aree più carenti e approfondire i settori meno conosciuti prima dell'inizio delle lezioni o durante lo svolgimento delle stesse, anche tramite la partecipazione a laboratori specifici.
La struttura di un test di ingresso in Giurisprudenza può cambiare tra i differenti atenei, ma la forma generale contiene la comprensione di un testo in lingua italiana sul quale verranno poste circa dieci domande, la conoscenza del lessico, della grammatica e della sintassi della lingua italiana, elementi di cultura generale e capacità logiche ed attitudine al ragionamento. Solitamente il tempo a disposizione può variare da 50 minuti a 60 minuti, e solo in alcuni casi la durata prevista può raggiungere i 90 minuti se i contenuti sono più corposi. Il punteggio viene assegnato solitamente seguendo questi parametri: 1 punto per ogni risposta esatta, 0 punti per ogni risposta non data. In alcuni casi si assegna punteggio nullo per una risposta non data e si decurta lo 0,5 per la risposta errata, ma questo dipende dall'area tematica e dall'ateneo.
Se il punteggio totale è uguale o superiore alla soglia minima indicata dal regolamento di ateneo, lo studente non avrà particolari obblighi da assolvere in merito alla propria preparazione. Se invece il punteggio risulta inferiore per lo studente è obbligatorio colmare le proprie lacune con la frequentazione di appositi corsi o con la preparazione di elaborati. Solo nei casi in cui emergessero delle carenze gravi allo studente viene indicato un percorso di tutoraggio in grado di implementare la propria preparazione e di non avere grossi problemi nella preparazione degli esami.
Per conoscere ulteriori dettagli si consiglia di consultare le pagine ufficiali degli atenei dove sono reperibili il regolamento, le modalità d'esame, gli adempimenti da compiere e le date.