
Laurea ingegneria
La laurea in ingegneria ha numerosi sbocchi occupazionali e coloro che conseguono il diploma di laurea in Dottore di primo livello possono decidere se inserirsi subito sul mercato del lavoro o se optare per la prosecuzione degli studi iscrivendosi a un master professionalizzante o conseguendo il titolo di Dottore di 2° livello.
Una volta terminato il percorso formativo il laureando in ingegneria deve sostenere l’esame finale, con la discussione della tesi di laurea e a seguire, per poter entrare sul mercato del lavoro, deve superare l’esame per l’abilitazione necessario per lo svolgimento della professione di ingegnere.
Il percorso formativo
La facoltà di ingegneria rientra nell’ambito delle università a carattere scientifico e, pertanto, comprende lo studio delle discipline applicate a questo settore. Pur non essendo un requisito obbligatorio, per intraprendere questo percorso bisogna avere una buona preparazione delle materie di base tra cui la matematica, la fisica e, in alcuni casi, la chimica.
L’accesso ai vari corsi di studio si svolge tramite un test preliminare per verificare le conoscenze dei candidati. Se l’esito è negativo, generalmente bisogna seguire dei corsi integrativi organizzati dalle facoltà al fine di colmare le lacune per una o più materie di studio.
La laurea in ingegneria, che si consegue alla fine di un percorso specifico, fornisce agli studenti una preparazione di alto livello per operare nei diversi settori d’interesse. La progettazione è alla base di questa formazione, da applicare all’ambito di studio che si intende seguire.
I corsi di studio
La facoltà di ingegneria comprende numerosi corsi di studio, ognuno dei quali rientra in uno specifico ambito. Chi desidera ottenere questa laurea, infatti, deve scegliere il tipo di percorso da intraprendere, per poi specializzarsi proseguendo gli studi.
Le lauree più tradizionali, legate alla figura tradizionale dell’ingegnere, comprendono: ingegneria matematica, chimica, fisica, meccanica, elettrica ed elettronica. A queste si aggiungono anche quelle in ingegneria civile, civile e ambientale, ingegneria e tecniche per l’edilizia e l’architettura, ingegneria per l’ambiente e il territorio.
Per quanto riguarda quelle più tecnologiche e all’avanguardia, invece, si può scegliere tra: ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie, dell’automazione, informatica e aerospaziale.
Oltre ai corsi di laurea sopracitati, ce ne sono altri inerenti l’ambito industriale e aziendale, tra cui: ingegneria delle telecomunicazioni, gestionale, dell’automazione e della produzione industriale.
Come conseguire la laurea in ingegneria
Così come prevede il Ministero dell’istruzione (MIUR), per conseguire la laurea in ingegneria, a prescindere dal corso, gli studenti devono seguire un ciclo della durata di 3 anni accumulando 180 crediti formativi (CFU). Questi ultimi si accumulano superando ogni esame del programma di studio, per poi sostenere l’esame finale e ottenere il diploma di laurea.
Alla fine del primo ciclo, chi desidera specializzarsi può proseguire gli studi con il corso di laurea magistrale, che dura 2 anni e prevede un totale di 120 CFU. Al termine di quest’ultimo, gli studenti ormai laureati possono affrontare l’esame di stato per ottenere la qualifica ufficiale di ingegnere.
Sbocchi professionali
Secondo recenti studi, la laurea in ingegneria è il titolo di studio più sicuro che garantisce un rapido inserimento nel mondo del lavoro. La grande varietà dei corsi di studio consente di formare degli ingegneri da applicare in altrettanti settori: il tasso di disoccupazione, per queste figure, è davvero minimo.
Una volta ottenuta la laurea, o la qualifica, gli ingegneri hanno la possibilità di intraprendere anche una carriera a livello dirigenziale, ad esempio in un’azienda. In alternativa, questo titolo di studio permette pure di avviare uno studio d’ingegneria in proprio e seguire la libera professione.
Una volta terminato il percorso formativo il laureando in ingegneria deve sostenere l’esame finale, con la discussione della tesi di laurea e a seguire, per poter entrare sul mercato del lavoro, deve superare l’esame per l’abilitazione necessario per lo svolgimento della professione di ingegnere.
Il percorso formativo
La facoltà di ingegneria rientra nell’ambito delle università a carattere scientifico e, pertanto, comprende lo studio delle discipline applicate a questo settore. Pur non essendo un requisito obbligatorio, per intraprendere questo percorso bisogna avere una buona preparazione delle materie di base tra cui la matematica, la fisica e, in alcuni casi, la chimica.
L’accesso ai vari corsi di studio si svolge tramite un test preliminare per verificare le conoscenze dei candidati. Se l’esito è negativo, generalmente bisogna seguire dei corsi integrativi organizzati dalle facoltà al fine di colmare le lacune per una o più materie di studio.
La laurea in ingegneria, che si consegue alla fine di un percorso specifico, fornisce agli studenti una preparazione di alto livello per operare nei diversi settori d’interesse. La progettazione è alla base di questa formazione, da applicare all’ambito di studio che si intende seguire.
I corsi di studio
La facoltà di ingegneria comprende numerosi corsi di studio, ognuno dei quali rientra in uno specifico ambito. Chi desidera ottenere questa laurea, infatti, deve scegliere il tipo di percorso da intraprendere, per poi specializzarsi proseguendo gli studi.
Le lauree più tradizionali, legate alla figura tradizionale dell’ingegnere, comprendono: ingegneria matematica, chimica, fisica, meccanica, elettrica ed elettronica. A queste si aggiungono anche quelle in ingegneria civile, civile e ambientale, ingegneria e tecniche per l’edilizia e l’architettura, ingegneria per l’ambiente e il territorio.
Per quanto riguarda quelle più tecnologiche e all’avanguardia, invece, si può scegliere tra: ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie, dell’automazione, informatica e aerospaziale.
Oltre ai corsi di laurea sopracitati, ce ne sono altri inerenti l’ambito industriale e aziendale, tra cui: ingegneria delle telecomunicazioni, gestionale, dell’automazione e della produzione industriale.
Come conseguire la laurea in ingegneria
Così come prevede il Ministero dell’istruzione (MIUR), per conseguire la laurea in ingegneria, a prescindere dal corso, gli studenti devono seguire un ciclo della durata di 3 anni accumulando 180 crediti formativi (CFU). Questi ultimi si accumulano superando ogni esame del programma di studio, per poi sostenere l’esame finale e ottenere il diploma di laurea.
Alla fine del primo ciclo, chi desidera specializzarsi può proseguire gli studi con il corso di laurea magistrale, che dura 2 anni e prevede un totale di 120 CFU. Al termine di quest’ultimo, gli studenti ormai laureati possono affrontare l’esame di stato per ottenere la qualifica ufficiale di ingegnere.
Sbocchi professionali
Secondo recenti studi, la laurea in ingegneria è il titolo di studio più sicuro che garantisce un rapido inserimento nel mondo del lavoro. La grande varietà dei corsi di studio consente di formare degli ingegneri da applicare in altrettanti settori: il tasso di disoccupazione, per queste figure, è davvero minimo.
Una volta ottenuta la laurea, o la qualifica, gli ingegneri hanno la possibilità di intraprendere anche una carriera a livello dirigenziale, ad esempio in un’azienda. In alternativa, questo titolo di studio permette pure di avviare uno studio d’ingegneria in proprio e seguire la libera professione.