Sei in: Home »
Home
» Diploma
» Come diplomarsi
» Quadro comune europeo di riferimento per le lingue

Quadro comune europeo di riferimento per le lingue
Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (noto anche con l’acronimo QCER) è un sistema che fornisce i valori di riferimento per valutare la conoscenza delle lingue, strutturando le competenze linguistiche in vari livelli , cui riferirsi nell'apprendimento e nell'insegnamento delle lingue straniere nei paesi europei ed extrauropei. Il quadro europeo di riferimento per le lingue, in inglese Common European Framework of Reference for Languages (CEFR), è stato delineato, negli anni tra il 1989 e il 1996, dal Consiglio d’Europa, all'interno del progetto progetto Language Learning for European Citizenship ("apprendimento delle lingue per la cittadinanza europea").
AL CEFR fanno riferimento tutte le certificazioni linguistiche più importanti, come il Fit in Deutsch e il DELF, che strutturano i propri attestati in livelli, sulla base dei livelli del Quadro europeo, che vanno da A1 a C2. Ad esempio, per quanto riguarda le certificazioni in inglese, due dei più noti attestati, il Pet e il First, corrispondono rispettivamente ai livelli B1 e B2. Ecco nel dettaglio quali sono i livelli del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e quali competenze certificano.
Il livello A1 rappresenta un livello base di conoscenza della lingua, utile a conversazioni semplicissime, che comprendono i modi di presentazione, i gradi di parentela, l'indicazione su dove si trovano gli oggetti, domande di tipo pratico e con un lessico molto limitato.
Il livello A2 rappresenta un livello elementare: si è in grado di parlare in maniera molto semplice di se stessi, del proprio ambiente familiare e delle persone che si conoscono.
Il livello B1 è definito livello europeo delle lingue di tipo intermedio inferiore. Si è in grado di esprimersi in maniera più diffusa su argomenti di carattere personale (esperienze passate, abitudini, ecc.) e ci si può relazionare con i parlanti madrelingua dell’idioma che si studia, ad esempio durante un viaggio di piacere. Si è inoltre in grado di produrre un semplice testo scritto che tratti di argomenti familiari e concreti.
Il livello B2 rappresenta uno step di comprensione e produzione intermedio superiore: chi arriva a questo livello può comprendere e produrre testi orali e scritti su idee astratte, su argomenti specialistici o tecnici. È anche in grado di parlare e interagire con scioltezza con le persone madrelingua.
Il livello C1 è il primo dei due livelli più avanzati: lo studente che ha raggiunto questo livello può produrre, scrivere e ascoltare testi accademici e specialistici con una vasta gamma di vocaboli tecnici senza difficoltà, sia a livello orale che scritto. Il livello C2, infine, rappresenta una totale padronanza della lingua, per cui si è in grado anche di cogliere varie sfumature di significato e affrontare testi orali e scritti molto complessi, relazionandosi con i madrelingua in un rapporto di quasi parità.
Oltre a questi sei livelli europei principali, il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue prevede anche tre livelli intermedi, A2+, B1+, B2+, cui si possono riferire le certificazioni linguistiche più accreditate e a cui si può far riferimento anche in strumenti di documentazione della propria storia di studente, come lo European Language Portfolio.
AL CEFR fanno riferimento tutte le certificazioni linguistiche più importanti, come il Fit in Deutsch e il DELF, che strutturano i propri attestati in livelli, sulla base dei livelli del Quadro europeo, che vanno da A1 a C2. Ad esempio, per quanto riguarda le certificazioni in inglese, due dei più noti attestati, il Pet e il First, corrispondono rispettivamente ai livelli B1 e B2. Ecco nel dettaglio quali sono i livelli del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e quali competenze certificano.
Il livello A1 rappresenta un livello base di conoscenza della lingua, utile a conversazioni semplicissime, che comprendono i modi di presentazione, i gradi di parentela, l'indicazione su dove si trovano gli oggetti, domande di tipo pratico e con un lessico molto limitato.
Il livello A2 rappresenta un livello elementare: si è in grado di parlare in maniera molto semplice di se stessi, del proprio ambiente familiare e delle persone che si conoscono.
Il livello B1 è definito livello europeo delle lingue di tipo intermedio inferiore. Si è in grado di esprimersi in maniera più diffusa su argomenti di carattere personale (esperienze passate, abitudini, ecc.) e ci si può relazionare con i parlanti madrelingua dell’idioma che si studia, ad esempio durante un viaggio di piacere. Si è inoltre in grado di produrre un semplice testo scritto che tratti di argomenti familiari e concreti.
Il livello B2 rappresenta uno step di comprensione e produzione intermedio superiore: chi arriva a questo livello può comprendere e produrre testi orali e scritti su idee astratte, su argomenti specialistici o tecnici. È anche in grado di parlare e interagire con scioltezza con le persone madrelingua.
Il livello C1 è il primo dei due livelli più avanzati: lo studente che ha raggiunto questo livello può produrre, scrivere e ascoltare testi accademici e specialistici con una vasta gamma di vocaboli tecnici senza difficoltà, sia a livello orale che scritto. Il livello C2, infine, rappresenta una totale padronanza della lingua, per cui si è in grado anche di cogliere varie sfumature di significato e affrontare testi orali e scritti molto complessi, relazionandosi con i madrelingua in un rapporto di quasi parità.
Oltre a questi sei livelli europei principali, il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue prevede anche tre livelli intermedi, A2+, B1+, B2+, cui si possono riferire le certificazioni linguistiche più accreditate e a cui si può far riferimento anche in strumenti di documentazione della propria storia di studente, come lo European Language Portfolio.