Diploma magistrale
Il diploma magistrale ha subito molti cambiamenti negli anni: ora, infatti, è stato sostituito dal Liceo delle Scienze Umane.
Cosa è
Il diploma magistrale è un titolo di studio, il quale certifica la conclusione delle scuole secondarie di secondo grado inerenti l’Istituto Magistrale. Pur essendo stato sostituito con il Liceo delle Scienze Umane, rappresenta tuttora un titolo abilitante all’insegnamento della scuola primaria. Ciò significa che chi ha conseguito il diploma magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002 può accedere alle graduatorie provinciali permanenti, quindi diventare insegnante.
L’Istituto Magistrale, nonché il conseguente diploma, è stato costituito agli inizi degli anni ’20 e per ben 75 anni ha formato i docenti delle scuole elementari. Nato come scuola formativa e professionale, in questo istituto lo studio si concentrava soprattutto sulle materie di natura umanistica, quali la pedagogia e la psicologia, da abbinare a una cultura generale (storia, matematica, italiano).
Negli ultimi 40 anni della sua presenza sulla scena scolastica, al Magistrale era stato introdotto anche un tirocinio volto alle esercitazioni didattiche, rendendolo un istituto professionale a tutti gli effetti. Questo percorso di studi si suddivideva in 4 anni, al termine dei quali ogni studente riceveva l’abilitazione per l’insegnamento nelle scuole primarie. Il diploma magistrale consentiva inoltre di proseguire gli studi, iscrivendosi all’Istituto Superiore di Magistero.
La riforma dell’Istituto Magistrale
Negli ultimi 15 anni l’Istituto Magistrale ha subito diversi cambiamenti in seguito alle numerose riforme scolastiche. Agli inizi degli anni ’90 sono state incorporate alcune sperimentazioni, volte a conferire una formazione più specializzata ai futuri insegnanti. Si trattava di 2 percorsi distinti, tra cui quella pedagogico-sociale e quella socio-psico-pedagogica.
La sperimentazione pedagogico-sociale prevedeva nuovi insegnamenti, come quelli inerenti le scienze dell’educazione e la psicologia. La sperimentazione socio-psico-pedagogica aveva invece uno stampo più sociologico, con lo studio della sociologia, appunto, assieme alla statistica e la metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica.
Alla fine degli anni ‘90 hanno fatto il loro ingresso altre 2 nuove sperimentazioni: la prima riguardava le scienze della formazione, la seconda le scienze sociali. Entrambe furono il risultato di una sintesi tra l’Istituto Magistrale e le nuove materie di studio.
Nel 2010 l’Istituto Magistrale è stato completamente soppiantato dal Liceo delle Scienze Umane, che è tuttora in vigore. La modifica sostanziale di questo cambio di rotta consiste nell’eliminazione dell’abilitazione all’insegnamento. Secondo le attuali norme, infatti, il Liceo delle Scienze Umane non rappresenta più un titolo professionale, quindi è necessario proseguire gli studi universitari tramite la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria. Solo il diploma conseguito entro l’anno accademico 2001/2002 (durante le sperimentazioni) ha valore di abilitazione, per poi accedere alle graduatorie provinciali permanenti.
Cosa è
Il diploma magistrale è un titolo di studio, il quale certifica la conclusione delle scuole secondarie di secondo grado inerenti l’Istituto Magistrale. Pur essendo stato sostituito con il Liceo delle Scienze Umane, rappresenta tuttora un titolo abilitante all’insegnamento della scuola primaria. Ciò significa che chi ha conseguito il diploma magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002 può accedere alle graduatorie provinciali permanenti, quindi diventare insegnante.
L’Istituto Magistrale, nonché il conseguente diploma, è stato costituito agli inizi degli anni ’20 e per ben 75 anni ha formato i docenti delle scuole elementari. Nato come scuola formativa e professionale, in questo istituto lo studio si concentrava soprattutto sulle materie di natura umanistica, quali la pedagogia e la psicologia, da abbinare a una cultura generale (storia, matematica, italiano).
Negli ultimi 40 anni della sua presenza sulla scena scolastica, al Magistrale era stato introdotto anche un tirocinio volto alle esercitazioni didattiche, rendendolo un istituto professionale a tutti gli effetti. Questo percorso di studi si suddivideva in 4 anni, al termine dei quali ogni studente riceveva l’abilitazione per l’insegnamento nelle scuole primarie. Il diploma magistrale consentiva inoltre di proseguire gli studi, iscrivendosi all’Istituto Superiore di Magistero.
La riforma dell’Istituto Magistrale
Negli ultimi 15 anni l’Istituto Magistrale ha subito diversi cambiamenti in seguito alle numerose riforme scolastiche. Agli inizi degli anni ’90 sono state incorporate alcune sperimentazioni, volte a conferire una formazione più specializzata ai futuri insegnanti. Si trattava di 2 percorsi distinti, tra cui quella pedagogico-sociale e quella socio-psico-pedagogica.
La sperimentazione pedagogico-sociale prevedeva nuovi insegnamenti, come quelli inerenti le scienze dell’educazione e la psicologia. La sperimentazione socio-psico-pedagogica aveva invece uno stampo più sociologico, con lo studio della sociologia, appunto, assieme alla statistica e la metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica.
Alla fine degli anni ‘90 hanno fatto il loro ingresso altre 2 nuove sperimentazioni: la prima riguardava le scienze della formazione, la seconda le scienze sociali. Entrambe furono il risultato di una sintesi tra l’Istituto Magistrale e le nuove materie di studio.
Nel 2010 l’Istituto Magistrale è stato completamente soppiantato dal Liceo delle Scienze Umane, che è tuttora in vigore. La modifica sostanziale di questo cambio di rotta consiste nell’eliminazione dell’abilitazione all’insegnamento. Secondo le attuali norme, infatti, il Liceo delle Scienze Umane non rappresenta più un titolo professionale, quindi è necessario proseguire gli studi universitari tramite la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria. Solo il diploma conseguito entro l’anno accademico 2001/2002 (durante le sperimentazioni) ha valore di abilitazione, per poi accedere alle graduatorie provinciali permanenti.