
Diploma di ottico
Per intraprendere la carriera di ottico bisogna conseguire un diploma specifico tramite un istituto professionale e, successivamente, proseguire gli studi per specializzarsi e poter praticare.
Cosa è
Il diploma di ottico è un attestato accademico relativo alla scuola secondaria di secondo grado, al pari di qualsiasi altro liceo e istituito. La sua struttura, infatti, è la stessa: ha una durata di 5 anni, al termine dei quali bisogna sostenere l’esame di stato. Quest’ultimo ha valore solo professionalizzante quindi, per ottenere la qualifica di ottico (nonché la licenza) è necessario proseguire gli studi con un corso biennale post-diploma.
Il percorso formativo da seguire appartiene al curriculum “tecnico dei servizi socio-sanitari” dell’istituto professionale, quindi si svolge a stretto contatto con il mondo del lavoro. La teoria e la pratica si affinano durante il ciclo di studi, il quale comprende anche un tirocinio formativo. Al termine del quinto anno gli studenti dovranno sostenere l’esame di stato che permette di ottenere il titolo di tecnico nelle “arti ausiliarie professioni sanitarie ottico”.
Le materie di studio
Poiché il diploma di ottico si consegue presso l’istituto professionale, gli studenti devono seguire un programma di studi molto particolare. Si tratta di un percorso che si articola in 5 anni in cui si alternano le materie tradizionali (letteratura italiana, storia, matematica ecc) a quelle inerenti al settore d’interesse.
Il primo biennio consiste in un’infarinatura generale delle discipline principali, tra cui scienze integrate, metodologie operative, diritto ed economia. Durante questo periodo gli studenti iniziano una formazione prettamente teorica, gettando le basi per approfondire poi in futuro le materie più importanti.
Il triennio è più specifico, infatti è costituito dalle materie legate alla figura dell’ottico e dalla pratica tramite eventuali tirocini formativi. Gli ultimi 3 anni di studio si distinguono per lo studio di: igiene e cultura medico-sanitaria, psicologia generale, diritto e legislazione socio-sanitaria. Durante questi anni gli studenti hanno la possibilità di approcciarsi concretamente alla professione, affinando le proprie competenze grazie anche alle ore in laboratorio.
L’esame finale
Come per ogni istituto superore, questo percorso di studi si conclude con l’esame di stato, cui si può accedere solo se si viene promossi all’ultimo anno.
L’esame finale prevede 3 prove scritte e 1 orale che, se superate con la sufficienza, permettono di ottenere il diploma di ottico. Quest’ultimo è il requisito principale per poter proseguire gli studi e conseguire la qualifica professionale dopo aver seguito un ulteriore corso di studi della durata di 2 anni.
In alternativa, chi desidera affinare le proprie conoscenze può anche iscriversi all’università e seguire il corso di laurea in ottica e optometria, che fa capo alla facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali.
Cosa è
Il diploma di ottico è un attestato accademico relativo alla scuola secondaria di secondo grado, al pari di qualsiasi altro liceo e istituito. La sua struttura, infatti, è la stessa: ha una durata di 5 anni, al termine dei quali bisogna sostenere l’esame di stato. Quest’ultimo ha valore solo professionalizzante quindi, per ottenere la qualifica di ottico (nonché la licenza) è necessario proseguire gli studi con un corso biennale post-diploma.
Il percorso formativo da seguire appartiene al curriculum “tecnico dei servizi socio-sanitari” dell’istituto professionale, quindi si svolge a stretto contatto con il mondo del lavoro. La teoria e la pratica si affinano durante il ciclo di studi, il quale comprende anche un tirocinio formativo. Al termine del quinto anno gli studenti dovranno sostenere l’esame di stato che permette di ottenere il titolo di tecnico nelle “arti ausiliarie professioni sanitarie ottico”.
Le materie di studio
Poiché il diploma di ottico si consegue presso l’istituto professionale, gli studenti devono seguire un programma di studi molto particolare. Si tratta di un percorso che si articola in 5 anni in cui si alternano le materie tradizionali (letteratura italiana, storia, matematica ecc) a quelle inerenti al settore d’interesse.
Il primo biennio consiste in un’infarinatura generale delle discipline principali, tra cui scienze integrate, metodologie operative, diritto ed economia. Durante questo periodo gli studenti iniziano una formazione prettamente teorica, gettando le basi per approfondire poi in futuro le materie più importanti.
Il triennio è più specifico, infatti è costituito dalle materie legate alla figura dell’ottico e dalla pratica tramite eventuali tirocini formativi. Gli ultimi 3 anni di studio si distinguono per lo studio di: igiene e cultura medico-sanitaria, psicologia generale, diritto e legislazione socio-sanitaria. Durante questi anni gli studenti hanno la possibilità di approcciarsi concretamente alla professione, affinando le proprie competenze grazie anche alle ore in laboratorio.
L’esame finale
Come per ogni istituto superore, questo percorso di studi si conclude con l’esame di stato, cui si può accedere solo se si viene promossi all’ultimo anno.
L’esame finale prevede 3 prove scritte e 1 orale che, se superate con la sufficienza, permettono di ottenere il diploma di ottico. Quest’ultimo è il requisito principale per poter proseguire gli studi e conseguire la qualifica professionale dopo aver seguito un ulteriore corso di studi della durata di 2 anni.
In alternativa, chi desidera affinare le proprie conoscenze può anche iscriversi all’università e seguire il corso di laurea in ottica e optometria, che fa capo alla facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali.