Autocertificazione diploma
L’autocertificazione del diploma sostituisce l’attestato ufficiale, riducendo l’iter burocratico ancora più velocemente.
Cosa è
Chi non è ancora entrato in possesso del proprio attestato di studio ufficiale, e ha la necessità di consegnarlo presso la pubblica amministrazione, può ricorrere all’autocertificazione. Si tratta di un documento, con valore legale, con il quale si garantisce di aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado.
L’autocertificazione del diploma ha lo stesso valore di quello ufficiale quindi, una volta consegnato presso gli uffici pubblici, successivamente non è necessario portare anche l’originale. Ogni amministrazione pubblica ha l’obbligo di accettarlo, riservandosi la possibilità di verificare i dati dichiarati; il rifiuto dell’accettazione costituisce la violazione dei doveri d’ufficio.
Al momento della compilazione, il soggetto si assume tutte le responsabilità, civili e penali, della dichiarazione. Qualora emergesse che il contenuto non è veritiero, cioè che il dichiarante non è in possesso del titolo di studio, l’autocertificazione decade perdendo valore.
Chi può redigerla
Per consegnare l’autocertificazione del diploma di maturità, relativo alla scuola secondaria di secondo grado, è necessario che il dichiarante sia in possesso di tale titolo accademico. L’attestato originale generalmente viene rilasciato a 1 anno di distanza dall’esame di maturità; l’autocertificazione serve proprio per chi, nell’arco di questi 12 mesi, ha la necessità di dimostrare tale titolo di studi.
La redazione di questo documento è consentita a tutti i cittadini italiani e agli appartenenti all’Unione europea. Coloro che non appartengono a queste categorie, possono consegnarlo solo per autocertificare i dati già in possesso dagli uffici della pubblica amministrazione italiana.
Come compilare l’autocertificazione
I documenti relativi all’autocertificazione sono disponibili presso la maggior parte delle pubbliche amministrazioni e, talvolta, anche online sui portali ad essi collegati.
Per completare l’iter burocratico, il dichiarante dovrà presentarsi all’ufficio di competenza, sempre se pubblico, e consegnare il modulo compilato. Ogni dipendente ha l’obbligo di accettarlo e, eventualmente, di effettuare un controllo dei dati.
Se la compilazione del documento avviene in presenza di un addetto alla pubblica amministrazione, la firma del dichiarante non sarà sottoposta ad alcuna autenticazione.
Nel caso in cui non fossero disponibili i moduli per l’autocertificazione del diploma, è comunque possibile stilare la propria dichiarazione anche su carta semplice. In questo caso, per garantire la veridicità del documento, è preferibile scriverla in presenza di un dipendente della pubblica amministrazione.
Pur avendo lo stesso valore legale del certificato originale, risultando quindi un documento ufficiale, l’autocertificazione non richiede l’aggiunta di una marca da bollo.
Cosa è
Chi non è ancora entrato in possesso del proprio attestato di studio ufficiale, e ha la necessità di consegnarlo presso la pubblica amministrazione, può ricorrere all’autocertificazione. Si tratta di un documento, con valore legale, con il quale si garantisce di aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado.
L’autocertificazione del diploma ha lo stesso valore di quello ufficiale quindi, una volta consegnato presso gli uffici pubblici, successivamente non è necessario portare anche l’originale. Ogni amministrazione pubblica ha l’obbligo di accettarlo, riservandosi la possibilità di verificare i dati dichiarati; il rifiuto dell’accettazione costituisce la violazione dei doveri d’ufficio.
Al momento della compilazione, il soggetto si assume tutte le responsabilità, civili e penali, della dichiarazione. Qualora emergesse che il contenuto non è veritiero, cioè che il dichiarante non è in possesso del titolo di studio, l’autocertificazione decade perdendo valore.
Chi può redigerla
Per consegnare l’autocertificazione del diploma di maturità, relativo alla scuola secondaria di secondo grado, è necessario che il dichiarante sia in possesso di tale titolo accademico. L’attestato originale generalmente viene rilasciato a 1 anno di distanza dall’esame di maturità; l’autocertificazione serve proprio per chi, nell’arco di questi 12 mesi, ha la necessità di dimostrare tale titolo di studi.
La redazione di questo documento è consentita a tutti i cittadini italiani e agli appartenenti all’Unione europea. Coloro che non appartengono a queste categorie, possono consegnarlo solo per autocertificare i dati già in possesso dagli uffici della pubblica amministrazione italiana.
Come compilare l’autocertificazione
I documenti relativi all’autocertificazione sono disponibili presso la maggior parte delle pubbliche amministrazioni e, talvolta, anche online sui portali ad essi collegati.
Per completare l’iter burocratico, il dichiarante dovrà presentarsi all’ufficio di competenza, sempre se pubblico, e consegnare il modulo compilato. Ogni dipendente ha l’obbligo di accettarlo e, eventualmente, di effettuare un controllo dei dati.
Se la compilazione del documento avviene in presenza di un addetto alla pubblica amministrazione, la firma del dichiarante non sarà sottoposta ad alcuna autenticazione.
Nel caso in cui non fossero disponibili i moduli per l’autocertificazione del diploma, è comunque possibile stilare la propria dichiarazione anche su carta semplice. In questo caso, per garantire la veridicità del documento, è preferibile scriverla in presenza di un dipendente della pubblica amministrazione.
Pur avendo lo stesso valore legale del certificato originale, risultando quindi un documento ufficiale, l’autocertificazione non richiede l’aggiunta di una marca da bollo.