Master universitari
I master universitari sono titoli accademici di istruzione superiore che seguono i titoli di laurea e possono essere di 2 tipi, a seconda di quale sia la laurea conseguita prima del master. I master di I livello sono quelli che seguono una laurea triennale, mentre quelli di II livello seguono una laurea magistrale, specialistica oppure una quadriennale o quinquennale del vecchio ordinamento.
Nel primo caso il master rientra nel cosiddetto “secondo ciclo” di istruzione universitaria, dura 1 anno e prevede un piano di studi finalizzato all’acquisizione di 60 CFU (Crediti Formativi Universitari), corrispondenti a 1500 ore di impegno complessivo. Anche nel secondo caso i corsi devono durare un anno per un totale di 60 CFU, ma rientrano nel “terzo ciclo” di studi dell’istruzione universitaria, di cui fanno parte anche le scuole di specializzazione e i dottorati di ricerca.
I master universitari sono presieduti e vigilati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il MIUR, che ne regola il funzionamento, anche quando tali corsi sono organizzati da università private o da università pubbliche in collaborazione con enti privati, come è possibile leggere sul sito del ministero. Tali corsi di specializzazione, infatti, sono spesso gestiti in collaborazione con enti privati o aziende, in quanto il fine ultimo dei master universitari è quello di fornire un’elevata specializzazione finalizzata al diretto inserimento lavorativo, garantito spesso da stage e tirocini che servono proprio a procurare un primo ingresso nel mondo del lavoro: l’azienda presso la quale si frequenta il periodo di stage, infatti, spesso decide di assumere lo studente e, anche nel caso in cui non lo faccia, gli garantisce un arricchimento del proprio curriculum, spendibile anche in altre realtà lavorative.
I master universitari sono comunque da distinguere da quelli non universitari. Nel secondo caso, infatti, si tratta di semplici corsi professionalizzanti non riconosciuti a livello ministeriale che non conferiscono un titolo universitario, ma solo un attestato di merito, che, oltretutto, è difficile farsi riconoscere all’estero. I master universitari invece rientrano nel Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualifications Framework, abbreviato in EQF), un sistema di equivalenze, consultabile anche online, grazie al quale verificare a quale titolo estero corrisponde il proprio titolo italiano e che garantisce che il proprio titolo abbia valore anche in paesi stranieri, una volta individuata l’equivalenza tra i titoli.
I master universitari sono a pagamento, con costi che possono partire da un minimo di 3000 euro circa fino ad arrivare a toccare cifre intorno ai 25000 euro, a seconda dell’università, del tipo di corso, ecc. Naturalmente tali costi sono giustificati non solo dal tipo di formazione altamente specializzata che viene offerta, ma anche dalla possibilità concreta di un ingresso lavorativo, spesso in aziende molto prestigiose, a solo un anno dal conseguimento della laurea. Sono comunque previste anche borse di studio e riduzioni ad hoc, da verificare presso l’università in cui si vuole frequentare il master, che potrà fornire un preventivo completo e tutte le informazioni sul corso di proprio interesse.
Nel primo caso il master rientra nel cosiddetto “secondo ciclo” di istruzione universitaria, dura 1 anno e prevede un piano di studi finalizzato all’acquisizione di 60 CFU (Crediti Formativi Universitari), corrispondenti a 1500 ore di impegno complessivo. Anche nel secondo caso i corsi devono durare un anno per un totale di 60 CFU, ma rientrano nel “terzo ciclo” di studi dell’istruzione universitaria, di cui fanno parte anche le scuole di specializzazione e i dottorati di ricerca.
I master universitari sono presieduti e vigilati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il MIUR, che ne regola il funzionamento, anche quando tali corsi sono organizzati da università private o da università pubbliche in collaborazione con enti privati, come è possibile leggere sul sito del ministero. Tali corsi di specializzazione, infatti, sono spesso gestiti in collaborazione con enti privati o aziende, in quanto il fine ultimo dei master universitari è quello di fornire un’elevata specializzazione finalizzata al diretto inserimento lavorativo, garantito spesso da stage e tirocini che servono proprio a procurare un primo ingresso nel mondo del lavoro: l’azienda presso la quale si frequenta il periodo di stage, infatti, spesso decide di assumere lo studente e, anche nel caso in cui non lo faccia, gli garantisce un arricchimento del proprio curriculum, spendibile anche in altre realtà lavorative.
I master universitari sono comunque da distinguere da quelli non universitari. Nel secondo caso, infatti, si tratta di semplici corsi professionalizzanti non riconosciuti a livello ministeriale che non conferiscono un titolo universitario, ma solo un attestato di merito, che, oltretutto, è difficile farsi riconoscere all’estero. I master universitari invece rientrano nel Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualifications Framework, abbreviato in EQF), un sistema di equivalenze, consultabile anche online, grazie al quale verificare a quale titolo estero corrisponde il proprio titolo italiano e che garantisce che il proprio titolo abbia valore anche in paesi stranieri, una volta individuata l’equivalenza tra i titoli.
I master universitari sono a pagamento, con costi che possono partire da un minimo di 3000 euro circa fino ad arrivare a toccare cifre intorno ai 25000 euro, a seconda dell’università, del tipo di corso, ecc. Naturalmente tali costi sono giustificati non solo dal tipo di formazione altamente specializzata che viene offerta, ma anche dalla possibilità concreta di un ingresso lavorativo, spesso in aziende molto prestigiose, a solo un anno dal conseguimento della laurea. Sono comunque previste anche borse di studio e riduzioni ad hoc, da verificare presso l’università in cui si vuole frequentare il master, che potrà fornire un preventivo completo e tutte le informazioni sul corso di proprio interesse.