
Master turismo
In un paese come il nostro il turismo è una grande risorsa, che può fornire molte opportunità lavorative a vari livelli e in diversi ambiti. Per questo è possibile decidere, dopo la laurea, di imboccare tale strada e iscriversi a un master in turismo.
Trattandosi di un settore trasversale, sono molti i master turistici cui ci si può affidare ed essi variano soprattutto in base alla laurea di provenienza. Un master, infatti, è un titolo che segue un diploma di laurea e si può distinguere in master di I livello (conseguibile dopo la laurea triennale) o di II livello (dopo una laurea magistrale), sempre con una durata di un anno e un piano di studi finalizzato all’acquisizione di 60 CFU (Crediti Formativi Universitari).
In Italia vi sono diversi tipi di master in turismo e possono essere diretti allo studio dell’economia legata al turismo, alla gestione dei beni culturali, alla mediazione linguistica o alla gestione dei servizi d’accoglienza.
Come accade spesso con i master universitari, vi è un numero limitato di posti disponibili, per cui è necessario accedere a una selezione, che si basa solitamente su colloqui individuali in cui si vagliano le competenze e conoscenze acquisite all’università, in particolare quelle che verranno approfondite durante il master, e fattori quali determinazione e motivazione del candidato, sondati tramite test psico-attitudinali.
Come altri master, anche i master in turismo sono a pagamento. I costi variano molto e possono oscillare tra i 2500 e i 12000 euro, a seconda dell’ente che organizza il corso, attenendosi comunque a cifre più basse rispetto a master di altro tipo, come quelli in management, marketing e finanza, in cui i costi possono sfiorare il tetto dei 30000 euro. Tutte le università prevedono borse di studio e prestiti d’onore per gli studenti particolarmente meritevoli ma privi di sufficienti disponibilità economiche.
Oltre ai master universitari vi sono poi quelli non universitari. Si tratta in tal caso di corsi che prendono il nome di master (perché si frequentano in genere dopo la laurea, ma a volte è sufficiente anche il diploma), ma non forniscono un titolo riconosciuto a livello ministeriale, bensì un attestato di frequenza che certifica l’acquisizione di alcune competenze specifiche in ambito turistico. Questi corsi sono gestiti da enti formativi che si occupano anche di recupero anni scolastici o corsi di lingue e spesso si possono frequentare anche online.
Trattandosi di un settore trasversale, sono molti i master turistici cui ci si può affidare ed essi variano soprattutto in base alla laurea di provenienza. Un master, infatti, è un titolo che segue un diploma di laurea e si può distinguere in master di I livello (conseguibile dopo la laurea triennale) o di II livello (dopo una laurea magistrale), sempre con una durata di un anno e un piano di studi finalizzato all’acquisizione di 60 CFU (Crediti Formativi Universitari).
In Italia vi sono diversi tipi di master in turismo e possono essere diretti allo studio dell’economia legata al turismo, alla gestione dei beni culturali, alla mediazione linguistica o alla gestione dei servizi d’accoglienza.
Come accade spesso con i master universitari, vi è un numero limitato di posti disponibili, per cui è necessario accedere a una selezione, che si basa solitamente su colloqui individuali in cui si vagliano le competenze e conoscenze acquisite all’università, in particolare quelle che verranno approfondite durante il master, e fattori quali determinazione e motivazione del candidato, sondati tramite test psico-attitudinali.
Come altri master, anche i master in turismo sono a pagamento. I costi variano molto e possono oscillare tra i 2500 e i 12000 euro, a seconda dell’ente che organizza il corso, attenendosi comunque a cifre più basse rispetto a master di altro tipo, come quelli in management, marketing e finanza, in cui i costi possono sfiorare il tetto dei 30000 euro. Tutte le università prevedono borse di studio e prestiti d’onore per gli studenti particolarmente meritevoli ma privi di sufficienti disponibilità economiche.
Oltre ai master universitari vi sono poi quelli non universitari. Si tratta in tal caso di corsi che prendono il nome di master (perché si frequentano in genere dopo la laurea, ma a volte è sufficiente anche il diploma), ma non forniscono un titolo riconosciuto a livello ministeriale, bensì un attestato di frequenza che certifica l’acquisizione di alcune competenze specifiche in ambito turistico. Questi corsi sono gestiti da enti formativi che si occupano anche di recupero anni scolastici o corsi di lingue e spesso si possono frequentare anche online.