
Conservatorio Parma
Il conservatorio di Parma “Arrigo Boito” è uno dei più importanti d’Italia. Nato come istituto musicale a inizio Ottocento nei locali dell’orfanotrofio della città, l’Ospizio delle Arti, dove si impartivano lezioni di diverso tipo ai trovatelli, nel 1888, grazie anche all’interessamento di Giuseppe Verdi, l’istituto viene trasformato in conservatorio regio, accanto a quelli già esistenti di Milano, Napoli e Palermo. Dal 1919 viene intitolato ad Arrigo Boito, che nel secolo precedente ne aveva assunto la direzione per un periodo.
Il conservatorio Boito si distingue per gli importanti concerti organizzati nella città di Parma, che attirano musicisti e visitatori da ogni parte del mondo, e per il lungo elenco di nomi illustri che ne hanno fatto la storia. Hanno studiato al conservatorio Boito molti musicisti illustri, come Giovanni Bolzoni, Cleofonte Campanini, Italo Campanini, Luca Fanfoni, Michele Pertusi, Ildebrando Pizzetti, Enrico Polo, Renata Tebaldi, Arturo Toscanini, Emilio Usiglio, Pietro Sassu.
Anche tra i suoi docenti vi sono stati nomi eccellenti, come Callisto Guatelli, Virginio Ferrari, Edgardo Cassani, Attilio Brugnoli, Guido Zorzut, Ferruccio Gonizzi, Renzo Robuschi, Edgardo Egaddi, Adolfo Tanzi. Ancor oggi, ogni anno il conservatorio vanta docenti molto importanti, che fanno di questo istituto uno dei più ambiti dai giovani musicisti italiani e stranieri.
Dalla riforma del 1999 il conservatorio Arrigo Boito, come tutti i conservatori d’Italia, diventa un ente di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM) e struttura la propria offerta formativa in corsi triennali, detti di “primo livello”, e biennali, detti di “secondo livello”, cioè di specializzazione. In questo modo i diplomi, di primo e secondo livello, conseguiti al conservatorio diventano equiparabili, rispettivamente, alla laurea triennale e specialistica.
Sono ancora attivi alcuni corsi del vecchio ordinamento, che duravano fino 10 anni per alcune discipline, come pianoforte e composizione e che sono stati sostituiti non solo dai corsi ordinari, biennali e triennali, ma anche dai corsi preaccademici, propedeutici all’ingresso vero e proprio in conservatorio.
Per potersi iscriversi al conservatorio di Parma è necessario superare l’esame di ammissione iniziale ed essere in possesso del diploma di scuola media superiore, sebbene spesso quest'ultimo requisito non sia visto come vincolante: chi è particolarmente dotato può accedere anche prima di aver conseguito il diploma, a condizione che si diplomi prima di aver terminato il triennio.
Una volta concluso il proprio corso di studi presso la scuola di musica di Parma, aver sostenuto tutti gli esami e accumulati i crediti formativi necessari (180 CFA per il triennio, 120 CFA per il biennio), è necessario sostenere una prova finale. Il conservatorio di Parma organizza inoltre masterclass e corsi liberi, rivolti anche agli studenti esterni al conservatorio. Per chi è già laureato, è possibile invece specializzarsi ulteriormente iscrivendosi a uno dei master organizzati dall’istituto.
Il conservatorio Boito si distingue per gli importanti concerti organizzati nella città di Parma, che attirano musicisti e visitatori da ogni parte del mondo, e per il lungo elenco di nomi illustri che ne hanno fatto la storia. Hanno studiato al conservatorio Boito molti musicisti illustri, come Giovanni Bolzoni, Cleofonte Campanini, Italo Campanini, Luca Fanfoni, Michele Pertusi, Ildebrando Pizzetti, Enrico Polo, Renata Tebaldi, Arturo Toscanini, Emilio Usiglio, Pietro Sassu.
Anche tra i suoi docenti vi sono stati nomi eccellenti, come Callisto Guatelli, Virginio Ferrari, Edgardo Cassani, Attilio Brugnoli, Guido Zorzut, Ferruccio Gonizzi, Renzo Robuschi, Edgardo Egaddi, Adolfo Tanzi. Ancor oggi, ogni anno il conservatorio vanta docenti molto importanti, che fanno di questo istituto uno dei più ambiti dai giovani musicisti italiani e stranieri.
Dalla riforma del 1999 il conservatorio Arrigo Boito, come tutti i conservatori d’Italia, diventa un ente di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM) e struttura la propria offerta formativa in corsi triennali, detti di “primo livello”, e biennali, detti di “secondo livello”, cioè di specializzazione. In questo modo i diplomi, di primo e secondo livello, conseguiti al conservatorio diventano equiparabili, rispettivamente, alla laurea triennale e specialistica.
Sono ancora attivi alcuni corsi del vecchio ordinamento, che duravano fino 10 anni per alcune discipline, come pianoforte e composizione e che sono stati sostituiti non solo dai corsi ordinari, biennali e triennali, ma anche dai corsi preaccademici, propedeutici all’ingresso vero e proprio in conservatorio.
Per potersi iscriversi al conservatorio di Parma è necessario superare l’esame di ammissione iniziale ed essere in possesso del diploma di scuola media superiore, sebbene spesso quest'ultimo requisito non sia visto come vincolante: chi è particolarmente dotato può accedere anche prima di aver conseguito il diploma, a condizione che si diplomi prima di aver terminato il triennio.
Una volta concluso il proprio corso di studi presso la scuola di musica di Parma, aver sostenuto tutti gli esami e accumulati i crediti formativi necessari (180 CFA per il triennio, 120 CFA per il biennio), è necessario sostenere una prova finale. Il conservatorio di Parma organizza inoltre masterclass e corsi liberi, rivolti anche agli studenti esterni al conservatorio. Per chi è già laureato, è possibile invece specializzarsi ulteriormente iscrivendosi a uno dei master organizzati dall’istituto.