Scuola di formazione professionale
In cosa consiste la scuola di formazione professionale che permette a chi la frequenta di acquisire e approfondire sia competenze teoriche che tecniche che siano utili allo svolgimento della propria professione, oppure per ottenere un avanzamento di carriera che non sarebbe possibile in mancanza dell'attestato che viene rilasciato al termine del corso frequentato.
I vantaggi delle scuole di formazione ci sono sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, poiché i primi devono possedere determinati requisiti per poter svolgere il proprio lavoro e le aziende hanno bisogno di verificare in qualche modo che le competenze dichiarate siano state realmente acquisite. Negli ultimi anni ci sono stati anche degli aggiornamenti legislativi in materia che hanno richiesto la messa a punto di corsi specifici per far ottenere dei requisiti senza i quali chi già lavorava non avrebbe potuto continuare per discrepanze con le normative relative ai profili professionali.
Per queste e altre ragioni simili a quelle che hanno portato alla creazione dei corsi di formazione online, è stato appositamente istituito il Fondo Sociale Europeo che eroga dei finanziamenti che, insieme all'integrazione costituita dai fondi delle Regioni e delle Province , permette di sostenere i costi necessari per ideare, progettare e realizzare i corsi di formazione per differenti professioni e con gradi di difficoltà differenti. Occorre a questo punto precisare che le scuole professionali possono essere frequentate ai livelli relativi alla scuola dell'obbligo, a quelli del post diploma, a quelli post laurea triennale e a quelli post laurea magistrali (in questo caso master di primo e di secondo livello e corsi di perfezionamento).
Solitamente, infatti, le scuole professionali vengono suddivise nelle seguenti categorie: formazione professionale iniziale e formazione professionale continua. Per i corsi di formazione professionale iniziale si intendono quei corsi rivolti a chi si avvicina per la prima volta al mondo del lavoro. Per formazione professionale continua si intendono quei corsi rivolti a persone che abbiano già lavorato e che devono riqualificarsi per riottenere il vecchio impiego, ottenerne uno nuovo o fare un avanzamento di carriera. Entrambi i corsi possono essere realizzati e gestiti sia da enti pubblici che da enti privati, purché siano riconosciuti dal Miur come agenzie formatrici con tutti i requisiti in regola, soprattutto per ottenere alla fine del percorso formativo un attestato di qualifica che sia legale e spendibile nel mondo del lavoro. In assenza di un attestato finale riconosciuto dalla legge, infatti, lo studente non potrà utilizzarlo per rispondere a chiamate di lavoro né tanto meno può essere accettato dal proprio datore di lavoro in caso di avanzamento di carriera o modifica delle mansioni da svolgere.
Un discorso specifico va fatto per le scuole professionali pubbliche che si inseriscono nella programmazione didattica e che prevedono la frequentazione di cinque anni di formazione solitamente suddivisa in un biennio generale seguito da un triennio più specifico. Nelle scuole professionali pubbliche viene privilegiato l'aspetto teorico anche se vengono organizzati vari momenti di apprendimento pratico che si sostanziano nello svolgimento di un periodo di tirocinio, utili a provare e ad accrescere le proprie competenze pratiche. Discorso diverso, invece, per i centri di formazione professionale (conosciuti come CFP) che privilegiano invece l'aspetto pratico della mansione che si andrà a svolgere.
I vantaggi delle scuole di formazione ci sono sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, poiché i primi devono possedere determinati requisiti per poter svolgere il proprio lavoro e le aziende hanno bisogno di verificare in qualche modo che le competenze dichiarate siano state realmente acquisite. Negli ultimi anni ci sono stati anche degli aggiornamenti legislativi in materia che hanno richiesto la messa a punto di corsi specifici per far ottenere dei requisiti senza i quali chi già lavorava non avrebbe potuto continuare per discrepanze con le normative relative ai profili professionali.
Per queste e altre ragioni simili a quelle che hanno portato alla creazione dei corsi di formazione online, è stato appositamente istituito il Fondo Sociale Europeo che eroga dei finanziamenti che, insieme all'integrazione costituita dai fondi delle Regioni e delle Province , permette di sostenere i costi necessari per ideare, progettare e realizzare i corsi di formazione per differenti professioni e con gradi di difficoltà differenti. Occorre a questo punto precisare che le scuole professionali possono essere frequentate ai livelli relativi alla scuola dell'obbligo, a quelli del post diploma, a quelli post laurea triennale e a quelli post laurea magistrali (in questo caso master di primo e di secondo livello e corsi di perfezionamento).
Solitamente, infatti, le scuole professionali vengono suddivise nelle seguenti categorie: formazione professionale iniziale e formazione professionale continua. Per i corsi di formazione professionale iniziale si intendono quei corsi rivolti a chi si avvicina per la prima volta al mondo del lavoro. Per formazione professionale continua si intendono quei corsi rivolti a persone che abbiano già lavorato e che devono riqualificarsi per riottenere il vecchio impiego, ottenerne uno nuovo o fare un avanzamento di carriera. Entrambi i corsi possono essere realizzati e gestiti sia da enti pubblici che da enti privati, purché siano riconosciuti dal Miur come agenzie formatrici con tutti i requisiti in regola, soprattutto per ottenere alla fine del percorso formativo un attestato di qualifica che sia legale e spendibile nel mondo del lavoro. In assenza di un attestato finale riconosciuto dalla legge, infatti, lo studente non potrà utilizzarlo per rispondere a chiamate di lavoro né tanto meno può essere accettato dal proprio datore di lavoro in caso di avanzamento di carriera o modifica delle mansioni da svolgere.
Un discorso specifico va fatto per le scuole professionali pubbliche che si inseriscono nella programmazione didattica e che prevedono la frequentazione di cinque anni di formazione solitamente suddivisa in un biennio generale seguito da un triennio più specifico. Nelle scuole professionali pubbliche viene privilegiato l'aspetto teorico anche se vengono organizzati vari momenti di apprendimento pratico che si sostanziano nello svolgimento di un periodo di tirocinio, utili a provare e ad accrescere le proprie competenze pratiche. Discorso diverso, invece, per i centri di formazione professionale (conosciuti come CFP) che privilegiano invece l'aspetto pratico della mansione che si andrà a svolgere.