Corso di Braille
Un corso di Braille rappresenta un momento formativo importante non solo per gli ipovedenti, ma anche per chi deve relazionarsi con persone che hanno questa caratteristica: genitori, insegnanti, educatori, medici, infermieri, tecnici della riabilitazione, assistenti sociali, volontari di associazioni o persone che sono semplicemente curiose e interessate a questo alfabeto particolare.
In tutti questi casi, può essere utile e interessante apprendere l’importante alfabeto per ciechi, ideato da Louis Braille nel 1821. Questo alfabeto sostituisce, alle normali lettere tipografiche, lettere formate da puntini in rilievo, che si possono “vedere”con il tatto. Oltre alle lettere dell’alfabeto, Braille inventò un sistema numerico con la stessa tecnica, comprensivo di segni matematici, e un sistema di notazione musicale, il codice musicale Braille.
Un corso del codice Braille può essere quindi di due tipi: la prima tipologia è quella pensata per le persone ipovedenti, sia giovani che adulti; la seconda tipologia è invece rivolta a persone che non sono videolese. Nel secondo caso, oltre all'insegnamento della scrittura e della lettura Braille, si affrontano anche tematiche di tipo psicologico e pedagogico, che possono essere d’aiuto a chi deve relazionarsi con un disabile ipovedente. Un genitore, un insegnante o un operatore sociale potranno imparare così non solo a comunicare con il codice Braille, ma anche ad affrontare il mondo della disabilità con una consapevolezza diversa.
Gli argomenti di base che sono affrontati durante un corso di Braille sono l’alfabeto alfanumerico, la punteggiatura, i simboli matematici. Sono poi illustrati i supporti per la lettura e la scrittura di questo alfabeto particolare, sia quelli tradizionali, come tavoletta, punteruolo e cubaritmo, sia quelli di nuova generazione che si avvalgono di supporti informatici di vario tipo, come lo schermo Braille. Inoltre, in molti casi sono affrontate tematiche di tipo giuridico e legislativo, in particolare inerenti i diritti dei disabili in materia di studio e accessibilità ai servizi informatici e comunicativi.
In alcuni casi, un corso di Braille può “insegnare ad insegnare” questo alfabeto. Si tratta quindi di corsi di formazione professionale rivolti a chi dovrà far apprendere questo codice a ipovedenti che ancora non lo conoscono, in particolare bambini. Le lezioni hanno quindi un'impronta pedagogica, con un’attenzione particolare agli aspetti della didattica del Braille, che consentono di crearsi una professionalità specifica.
Nel caso di corsi per ipovedenti, si tratta quasi sempre di corsi parzialmente o totalmente gratuiti, perché finanziati dalla Asl di competenza. Nel caso di lezioni per persone non ipovedenti i corsi possono essere gestiti dalla Asl o dalla Regione oppure possono essere privati, perché organizzati da fondazioni e associazioni, con costi che variano dai 150 ai 500 euro.
Per chi non è ipovedente, è anche possibile usufruire di un corso di Braille online: sono sempre più, infatti, gli enti formativi che offrono queste lezioni servendosi dei metodi dell’e-learning, che consentono maggior flessibilità nell’apprendimento e costi più contenuti.
In tutti questi casi, può essere utile e interessante apprendere l’importante alfabeto per ciechi, ideato da Louis Braille nel 1821. Questo alfabeto sostituisce, alle normali lettere tipografiche, lettere formate da puntini in rilievo, che si possono “vedere”con il tatto. Oltre alle lettere dell’alfabeto, Braille inventò un sistema numerico con la stessa tecnica, comprensivo di segni matematici, e un sistema di notazione musicale, il codice musicale Braille.
Un corso del codice Braille può essere quindi di due tipi: la prima tipologia è quella pensata per le persone ipovedenti, sia giovani che adulti; la seconda tipologia è invece rivolta a persone che non sono videolese. Nel secondo caso, oltre all'insegnamento della scrittura e della lettura Braille, si affrontano anche tematiche di tipo psicologico e pedagogico, che possono essere d’aiuto a chi deve relazionarsi con un disabile ipovedente. Un genitore, un insegnante o un operatore sociale potranno imparare così non solo a comunicare con il codice Braille, ma anche ad affrontare il mondo della disabilità con una consapevolezza diversa.
Gli argomenti di base che sono affrontati durante un corso di Braille sono l’alfabeto alfanumerico, la punteggiatura, i simboli matematici. Sono poi illustrati i supporti per la lettura e la scrittura di questo alfabeto particolare, sia quelli tradizionali, come tavoletta, punteruolo e cubaritmo, sia quelli di nuova generazione che si avvalgono di supporti informatici di vario tipo, come lo schermo Braille. Inoltre, in molti casi sono affrontate tematiche di tipo giuridico e legislativo, in particolare inerenti i diritti dei disabili in materia di studio e accessibilità ai servizi informatici e comunicativi.
In alcuni casi, un corso di Braille può “insegnare ad insegnare” questo alfabeto. Si tratta quindi di corsi di formazione professionale rivolti a chi dovrà far apprendere questo codice a ipovedenti che ancora non lo conoscono, in particolare bambini. Le lezioni hanno quindi un'impronta pedagogica, con un’attenzione particolare agli aspetti della didattica del Braille, che consentono di crearsi una professionalità specifica.
Nel caso di corsi per ipovedenti, si tratta quasi sempre di corsi parzialmente o totalmente gratuiti, perché finanziati dalla Asl di competenza. Nel caso di lezioni per persone non ipovedenti i corsi possono essere gestiti dalla Asl o dalla Regione oppure possono essere privati, perché organizzati da fondazioni e associazioni, con costi che variano dai 150 ai 500 euro.
Per chi non è ipovedente, è anche possibile usufruire di un corso di Braille online: sono sempre più, infatti, gli enti formativi che offrono queste lezioni servendosi dei metodi dell’e-learning, che consentono maggior flessibilità nell’apprendimento e costi più contenuti.