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Conservatorio Palermo

Conservatorio Palermo

Il conservatorio di Palermo "Vincenzo Bellini" ha una storia antichissima: nato in origine, nel 1617, come orfanotrofio, in cui si impartiva anche l’insegnamento della musica, nel 1747 si trasforma in istituto musicale e poi, successivamente, in conservatorio vero e proprio. Sono molti i musicisti illustri che hanno insegnato o si sono formati nelle aule del conservatorio di Palermo. Tra questi, si possono ricordare Guido Alberto Fano, Giuseppe Mulè, Antonio Savasta, Rito Selvaggi, Pietro Ferro, Terenzio Gargiulo, Ottavio Ziino, Antonio Trombone, Maria Elisa Tozzi, Eliodoro Sollima, Vincenzo Mannino, Maria Giacchino Cusenza, Livia Giacchino Paunita, Aurelio Arcidiacono e Salvatore Cicero.

Oltre all'attività didattica, il conservatorio di Palermo è noto anche per i concerti, che promuove sia con la propria orchestra sinfonica sia con gli ensemble formati dagli studenti dell’istituto o provenienti da altri paesi, ospitati durante le numerose manifestazioni concertistiche promosse nella città di Palermo.

I corsi, così come decretato dalla riforma del 1999 che ha introdotto il nuovo ordinamento nei conservatori con il sistema del 3+2, sono divisi in corsi triennali di primo livello e corsi biennali di secondo livello. Sono insegnati tutti gli strumenti, come pianoforte, violino, viola, chitarra classica, oltre ai corsi di composizione, direzione di coro, musica elettronica, didattica della musica, maestro collaboratore.

Per essere ammessi al conservatorio di musica "Vincenzo Bellini" di Palermo è necessario superare un esame di ammissione, che consiste in una prova di esecuzione del proprio strumento. I giovanissimi musicisti che non sentono di avere una preparazione adeguata a un futuro inserimento in conservatorio possono accedere ai corsi preaccademici, propedeutici all'alta formazione musicale. Questi corsi preparano al superamento dell’esame di ingresso e possono sostituire le lezioni private che si possono seguire in una normale scuola di musica. I ragazzi che vogliono seguire lezioni di chitarra classica, ad esempio, possono verificare sul sito dell’istituto di avere i requisiti necessari per l'ammissione.

Nei tre anni dei corsi di primo livello del conservatorio di Palermo è previsto il raggiungimento di 180 CFA (Crediti Formativi Accademici), mentre chi affronta il biennio dovrà accumulare 120 CFA, suddivisi in diversi esami. Al termine di ciascun corso di studi il diplomando del conservatorio deve affrontare una prova finale, che prevede una prova di esecuzione e l’esposizione di un elaborato personale, similmente a quanto avviene con la tesi di laurea all’università.

Il conservatorio Bellini organizza anche master, di primo e secondo livello, che consentono di specializzarsi non solo nella pratica strumentale, ma anche in discipline “trasversali” collegate ad altri ambiti, come il marketing e il management dello spettacolo. Questi master sono accessibili anche a chi proviene da facoltà universitarie esterne al conservatorio.

I musicisti che invece vogliono insegnare al conservatorio di Palermo e hanno partecipato al bando di concorso per ottenere una cattedra presso questo prestigioso istituto musicale possono consultare le graduatorie presenti sul sito ufficiale dell’ente o recarsi presso la segreteria di via Squarcialupo 45.
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